Quando si decide di adottare un micio, uno dei dubbi più frequenti riguarda il suo livello di adattabilità alla vita in famiglia. Il nostro nuovo amico, infatti, dovrà abituarsi alla nostra casa, ai nostri ritmi quotidiani, al nostro carattere e a quello dei nostri familiari, all'eventuale presenza di bambini o altri animali, ecc.
Che il piccolo quattrozampe possa inserirsi bene nel nostro contesto è essenziale, non solo per noi ma anche per il suo stesso benessere psicofisico: un gatto che si sente a suo agio nell'ambiente domestico, infatti, è sereno, poco aggressivo e fisicamente meno predisposto allo sviluppo di patologie.

Ma come essere sicuri che il suo carattere possa "legarsi" immediatamente con il nostro e con quello dei nostri cari? Esistono, a tal proposito, alcune razze feline più "domestiche" rispetto ad altre, grazie alla loro marcata inclinazione verso l'essere umano e ad un carattere estremamente docile: fra tutte, spicca in modo particolare il Ragdoll. Questo bellissimo gatto di origine nordamericana assomma in sé le peculiarità caratteriali di due razze affettuose e mansuete: il gatto d'angora e il sacro di Birmania. Negli anni, gli allevatori hanno ulteriormente affinato la selezione arrivando ad ottenere un gatto dal carattere molto simile a quello del cane: socievole, mansueto, paziente, assolutamente non aggressivo e amorevole fino alla dipendenza nei confronti dei "suoi" umani. Lo stesso appellativo di "Ragdoll" (letteralmente "bambola di pezza") ne esprime perfettamente lo spirito arrendevole e fiducioso, ben visibile nella sua tendenza ad abbandonarsi senza riserve fra le braccia del padrone.

Proprio grazie alla sua eccezionale dolcezza, il Ragdoll è la scelta ideale per ogni tipologia di famiglia. Splendido compagno per i bambini, che ama seguire nei loro giochi e nelle loro scorribande, il Ragdoll è "l'angelo custode" di tutte le persone sole, emotivamente fragili e bisognose d'affetto, alle quali offre una compagnia costante e un amore incondizionato. Per questi stessi motivi, il gatto Ragdoll è perfetto per le famiglie senza figli. Può, ad esempio, aiutare le coppie mature o anziane i cui figli vivono tutti lontani da casa: avere una creatura amorevole di cui prendersi cura, in questi casi, risulta molto utile per superare il trauma. Ma è ideale anche per le coppie giovani senza figli, che nel suo affetto possono trovare una presenza dolce su cui riversare tenerezza e attenzioni.

Va molto d'accordo anche con gli altri animali, cani o gatti che siano: quindi, non problem se, al suo arrivo, in casa ci sono già dei pelosi, o se ne verranno adottati altri in futuro. Di qualsiasi tipologia di famiglia si tratti, l'essenziale è che con lui ci sia sempre qualcuno: delicato e sensibile, il Ragdoll non sopporta di essere lasciato solo nemmeno per un breve arco di tempo. Attenzione ai modi: mai rivolgersi bruscamente o rimproverarlo, si offenderebbe e si chiuderebbe in sé stesso, manifestando un vivo dispiacere.

Parti per le vacanze? Non hai bisogno di rinunciare alla compagnia del tuo gatto: puoi tranquillamente portarlo con te. Grazie al loro proverbiale spirito di adattamento, i gatti affrontano bene sia le trasferte che i soggiorni fuori casa: l'importante è garantire loro alcuni comfort fondamentali e attrezzarsi in modo da non rischiare disagi o imprevisti.

Ecco quindi un piccolo vademecum della perfetta "vacanza a misura di gatto".

- Prima di partire. E' molto importante accertarsi che la struttura alberghiera scelta accetti gli animali domestici: servirà a scongiurare sgradevoli sorprese una volta giunti a destinazione. Qualsiasi sia la vostra meta, il tuo piccolo amico dovrà essere in regola con tutte le vaccinazioni di base: oltre ad assicurargli un'efficace difesa dalle principali malattie infettive, ciò ti consentirà di esibire il libretto delle vaccinazioni aggiornato ovunque ti sia richiesto. Qualche settimana prima della partenza, quindi, porta il micio dal veterinario per eseguire (qualora non lo avessi ancora fatto) i richiami di tutti i vaccini obbligatori e sottoporlo ad una visita di controllo. In caso di necessità, il veterinario effettuerà una o più vaccinazioni aggiuntive (come l'antirabbica, obbligatoria all'estero e altamente consigliata in alcune zone d'Italia). Se viaggerete fuori dal territorio italiano dovrai procurarti anche il Passaporto Europeo per gli animali domestici, da richiedere alla tua ASL di competenza. Qualora il tuo gatto fosse un soggetto sensibile o ansioso, potrebbe rendersi necessario un farmaco contro il mal d'auto, di mare, d'aria o di treno: chiedi consiglio al tuo veterinario. Importante: non somministrare alcun tipo di cibo nelle ore immediatamente precedenti la partenza per evitare disturbi gastrici.

- Prepariamo i bagagli. Scorte del solito cibo e un piccolo corredo di accessori utili aiuteranno te e il tuo micio a vivere la vacanza in piena tranquillità. Porta tante confezioni di crocchette e di alimenti umidi quante ne serviranno in tutto il tempo del vostro soggiorno: è possibile, infatti, che alcune marche o linee di prodotto non siano reperibili nella zona di destinazione. Aggiungi un piccolo necessaire con spazzola, pettine, lettiera, cuscino, giochini, shampoo secco, salviettine detergenti, antiparassitario, ciotole e altri articoli di uso quotidiano. Non dimenticare uno spruzzatore: opportunamente riempito di acqua minerale, servirà a rinfrescare il tuo tesoro durante il viaggio, evitando disidratazione e colpi di calore. 

- Il trasferimento. Qualsiasi sia il mezzo scelto, il gatto deve viaggiare sempre ben chiuso nel suo trasportino (se viaggiate in nave, treno o aereo, sarà opportuno informarsi preventivamente con la compagnia di interesse sulle normative vigenti in merito). Per sicurezza, metti una o più traverse igieniche sul fondo del trasportino. Colloca il trasportino in un angolo ombroso e ben aerato per evitare i colpi di sole e, in caso di viaggi in macchina, prevedi soste frequenti per far bere il piccolo e permettergli di usare la lettiera. Mentre viaggiate, fagli sentire la tua vicinanza rassicurandolo con parole dolci e carezze; durante il soggiorno, cerca di non lasciarlo da solo per troppo tempo, soprattutto nei primi giorni.

L'alimentazione del gatto anzianoAlla burocrazia non si sottraggono neanche i nostri amici a quattro zampe: alcuni documenti specifici, infatti, devono obbligatoriamente accompagnarli in tutti i loro viaggi. Per il gatto, in particolare, la documentazione necessaria consiste in due tipi di attestazioni: il libretto delle vaccinazioni e il Passaporto Europeo per gli animali da compagnia.

Vediamo in breve di cosa si tratta.

- Il libretto delle vaccinazioni (o libretto sanitario)

Vaccinare il tuo piccolo amico contro le principali malattie infettive è una pratica veterinaria obbligatoria che ha due obiettivi: immunizzare l'animale e contrastare la propagazione dei virus. Per poter viaggiare, sia in Italia che all’estero, il tuo gatto dovrà dimostrare di essere regolarmente vaccinato e di non rappresentare un potenziale veicolo di contagio. Il libretto delle vaccinazioni, dove vengono registrate tutte le vaccinazioni effettuate, serve proprio ad attestare che il micio è perfettamente in regola con le normative vigenti. La profilassi obbligatoria per il gatto, detta anche "vaccinazione trivalente", comprende tre vaccini: rinotracheite (herpes virus), calicivirosi (calici virus) e gastroenterite virale (panleucopenia).
A questi piani di base possono essere aggiunti, secondo necessità, altri vaccini facoltativi, come l'antirabbica (obbligatoria all'estero e in alcune zone d'Italia), la clamidiosi, la leucemia felina (FeLV) e la peritonite infettiva felina (FIP): sarà il veterinario a stabilirne l'opportunità in base al caso specifico. Il solo libretto, rilasciato e compilato dal veterinario con tutti i dati concernenti vaccini, interventi e altre annotazioni sanitarie, è sufficiente per viaggiare entro i confini del territorio italiano; fuori dall'Italia, invece, è necessario aggiungere a questo documento uno speciale Passaporto per animali domestici.

- Il Passaporto Europeo

Deve essere richiesto alla ASL di competenza presentando un documento di identità in corso di validità e il codice fiscale del proprietario, unitamente al certificato di avvenuta vaccinazione antirabbica del peloso; la sua funzione non sostituisce quella del libretto sanitario, per cui ogni volta che tu e il tuo gatto vi recherete all'estero dovrai portare con te entrambi i documenti.
Il Passaporto Europeo per animali da compagnia contiene alcune informazioni salienti sul gatto (nome, data di nascita, razza, sesso, aspetto del mantello, numero del microchip, estremi della vaccinazione antirabbica, trattamenti antiparassitari) e i dati personali del suo proprietario. In caso di viaggi in paesi extraeuropei, il certificato andrà integrato con le specifiche richieste dalla nazione di interesse (come il certificato di buona salute dell'animale o la legalizzazione del passaporto).

L'alimentazione del gatto anzianoIl gatto è esposto ai parassiti praticamente tutto l'anno: non parliamo solo delle pulci, ma anche dei patogeni intestinali. Tuttavia, con l'arrivo della bella stagione il rischio aumenta in modo esponenziale, in quanto, com'è noto, le alte temperature sono favorevoli alla loro proliferazione. In più, durante l'estate il gatto esce molto più frequentemente all'esterno e, che si tratti di un balcone o di un giardino, il rischio di un'infestazione è sempre molto elevato.

Cosa fare? Per combattere i parassiti del tuo gatto, la prevenzione è sicuramente l'arma vincente. Le pulci possono attaccare il tuo micio in qualsiasi momento, mentre gironzola in terrazza o fra le aiuole del giardino. Possono essere infatti veicolate da altri animali (come i topi) oppure annidarsi tra le crepe dei muri, in mezzo alla vegetazione e in altri luoghi umidi (tubi di scarico, grondaie). Se consenti al tuo piccolo amico di uscire all'aria aperta, quindi, almeno un mese prima comincia a trattarlo con un antiparassitario spot-on: questo prodotto è confezionato in una fialetta e va versato tra le scapole, a stretto contatto con la cute. Il suo effetto dura generalmente un mese, quindi segna su un calendario la data dell'ultima applicazione per poter ripetere il trattamento con la tempistica corretta.

Per quanto concerne le parassitosi intestinali, molti proprietari sono portati a pensare che il problema riguardi solo i gatti che consumano carne cruda. Niente di più sbagliato: anche un gatto domestico sottoposto alle più rigorose norme igieniche può contrarre vermi e microrganismi. Fuori casa, infatti, il micio può facilmente entrare in contatto con uova e larve; talvolta siamo noi stessi a diffonderle inconsapevolmente negli ambienti domestici, semplicemente camminando in casa con le stesse scarpe che abbiamo utilizzato all'esterno. Così, quando il nostro peloso si lecca le zampe "contaminate" li ingerisce e viene infestato.

Il rimedio? Lava e disinfetta bene pavimenti e superfici, evitando di usare in casa calzature e altri oggetti che sono entrati a contatto con l'esterno. Controlla frequentemente la lettiera: se dovessi notare feci molle o con presenza di vermi (gli ascaridi, ad esempio, somigliano a degli spaghetti e sono facilmente riconoscibili) contatta subito il veterinario per farti prescrivere un adeguato vermifugo. La somministrazione del vermifugo è imprescindibile soprattutto quando il tuo micio cattura una preda viva: per i parassiti intestinali come per le pulci, infatti, topi e uccelli sono veicoli preferenziali.

L'alimentazione del gatto anzianoSe hai un gatto e lo ami alla follia, prima o poi potresti sorprenderti a pensare: e se ne adottassi un altro?

Il desiderio di avere più gatti in casa può avere varie motivazioni, dalla pura e semplice passione per l'affascinante universo felino al pensiero che il proprio amico peloso possa essere più felice con un compagno di giochi. Molti proprietari si chiedono, a questo punto, se sia possibile una pacifica convivenza tra gatti all'interno delle mura domestiche. La risposta è: si, ma a certe condizioni. Ovvero, rispettando i tempi e le modalità più opportuni, senza mai sottovalutare la territorialità e la naturale diffidenza del gatto. L’integrazione dovrà avvenire gradualmente, predisponendo inizialmente ambienti e accessori separati e poi creando poco a poco sempre più occasioni di avvicinamento. In genere, la socializzazione avviene entro i primi dieci giorni e, nella maggior parte dei casi, crea legami di amicizia affettuosi e duraturi.

Meglio ancora se almeno uno dei gatti appartiene ad una razza socievole come il Norvegese delle Foreste, il Main Coon, il Sacro di Birmania e, soprattutto, il Ragdoll. Questo splendido micio di origine nordamericana è considerato a buon diritto il felino più docile, pacifico e socievole del mondo. In casa va d'accordo praticamente con tutti: e non parliamo solo di adulti e bambini, ma anche degli altri animali, a qualsiasi specie appartengano. Nei riguardi dei suoi simili, il gatto Ragdoll è molto ben disposto: nel caso in cui sia lui il "padrone di casa", quindi, la fase di inserimento dell'altro gatto sarà estremamente semplice. Dato il suo carattere sensibile e permaloso, però, è molto importante riservare al Ragdoll sempre la stessa dose di coccole e attenzioni: se dovesse sentirsi trascurato a favore del fratellino, infatti, potrebbe diventare geloso o molto malinconico.

L'alimentazione del gatto anzianoALLATTAMENTO ARTIFICIALE

Nel malaugurato caso in cui la gatta non abbia latte o abbia subito un cesareo o muoia durante o dopo  il parto, dovrete pensare ai cuccioli. Se conoscete un’altra gatta che ha partorito da poco potete provare a darle i gattini perché li adotti. In caso contrario, dovrete farvene carico voi.

I gattini vanno allattati (con latte in polvere specifico per gatti) ogni due ore e subito dopo la poppata va loro massaggiato il pancino per stimolare le funzioni corporee. Ricordatevi di sterilizzare sempre il biberon e controllare la temperatura del latte. Normalmente i gattini iniziano lo svezzamento a quattro settimane. Nel caso di gattini allattati artificialmente si può anticipare lo svezzamento a tre settimane.

Purtroppo se i gattini non hanno la possibilita’ di prendere il colostro sono soggetti ad ammalarsi facilmente e potreste perderne alcuni. L’allattamento artificiale non è mai come quello materno, ovviamente.


SVEZZAMENTO

I gattini vengono accuditi dalla madre completamente senza bisogno di aiuto fino ad un mese circa.

Dovete solo controllare che la madre mangi a sufficienza, prenda la sue vitamine, che devono contenere taurina, e cambiare i lenzuolini ogni giorno, oltre che pesarli regolarmente.

Tra i sette e gli undici giorni apriranno gli occhi. Potrebbe formarsi una sostanza appiccicosa che laverete via con un po’ di ovatta e collirio alla camomilla. 

Ad un mese il latte della madre non bastera’ piu’ e si dovra’ iniziare lo svezzamento.

Si potra’ iniziare con un po’ di cibo specifico per gattini. Ne esistono molte marche in commercio. Usate solo quelle di alta qualita’!

Sia secco che umido va bene, anche mescolati tra loro. Se con il cibo umido si sporcano troppo e la madre non li ripulisce, usate il secco finche’ non raggiungono i due mesi.

All’inizio i gattini potrebbero fare difficolta’ e rifiutare il cibo. Bastera’ allontanare la madre per un paio di ore in modo che i piccoli abbiamo piu’ appetito quando si offrira’ loro il piattino col cibo. Abbiate cura di scegliere piattini molto bassi perché i Ragdoll ad un mese ancora hanno riflessi lenti e traballano sulle zampette.

Dopo pochi giorni avranno preso il via e mangeranno senza problemi. Scegliete cibo cosiddetto premium, ad alta qualita’. Niente marche scadenti perché i piccoli sono delicati e la loro salute ne soffrirebbe.

Ricordate che a questa eta’ il loro intestino si deve adattare al cambio di dieta i ed anche una banale diarrea può essere molto pericolosa. 

Potete sempre mischiare la scatoletta ad un po’ di crema di riso. 

Date loro anche i croccantini ed assicuratevi che imparino a mangiarli. Essi sono importanti per la crescita e saranno importanti in seguito nella prevenzione del tartaro. Infatti esistono attualmente in commercio dei croccantini che aiutano ad affrontare questo problema, spesso fastidioso per gatti e padroni.

Mano a mano che i piccoli crescono la madre li allattera’ sempre meno. Certe gatte smettono naturalmente ad un certo punto di dare il latte ai cuccioli, altre invece li allattano finche’ non vanno via. Non esiste una regola.

Se la gatta sta bene e non e’ deperita la si può lasciare godersi i cuccioli anche piu’ del tempo. Se invece e’ molto magra allora sara’ il caso di togliere i gattini anche a due mesi.

L'alimentazione del gatto anzianoEsattamente come per l'essere umano, anche per i nostri amici animali i vaccini rappresentano la difesa più efficace dalle principali malattie infettive.

Nel caso del gatto, la profilassi mira ad immunizzare l'organismo contro quei virus nei confronti dei quali non esiste cura: se contratte, tali malattie possono arrecare al felino gravi sofferenze e portarlo addirittura al decesso.
Le procedure si distinguono in due tipologie: vaccini di base e vaccini facoltativi. Le vaccinazioni obbligatorie del gatto costituiscono la cosiddetta "trivalente", che raggruppa rinotracheite (herpes virus), calicivirosi (calici virus) e gastroenterite virale (panleucopenia).

Dato l'alto tasso di contagiosità di queste infezioni, il percorso vaccinale di base deve essere somministrato obbligatoriamente, prescindendo da qualsiasi condizione particolare: di conseguenza, dovrai vaccinare il tuo gatto anche se non esce mai di casa. Qualora lo ritenga necessario, il veterinario potrà aggiungere alla trivalente il vaccino contro la leucemia felina (FeLV): l'iter vaccinale, in questo caso, prende il nome di "tetravalente". Nelle colonie feline e in tutti gli altri contesti in cui esiste un elevato livello di promiscuità viene invece eseguita la "pentavalente", che aggiunge agli altri quattro vaccini anche quello contro la clamidiosi.

Altri percorsi vaccinali facoltativi sono la peritonite infettiva felina (FIP) e l'antirabbica: quest'ultima è obbligatoria in molti paesi esteri e in alcune particolari zone d'Italia. L'età giusta per la prima vaccinazione è intorno ai due-tre mesi. Fino a quel momento, infatti, il gattino è stato protetto dal latte materno, ricco di anticorpi; la necessità del vaccino subentra quando mamma gatta comincia a secernere sempre meno latte, così da non essere più in grado di nutrire e immunizzare adeguatamente i suoi cuccioli. I vaccini, quindi, sostituiscono e proseguono l’attività immunoprotettiva del latte materno.

L’efficacia del vaccino è limitata nel tempo: per questo, alle vaccinazioni devono seguire i relativi richiami annuali, che il veterinario effettuerà alla scadenza prestabilita. Le date dei vaccini e dei richiami vengono poi annotate su un apposito libretto, che dovrà sempre accompagnare il micio durante le visite mediche e i viaggi.

L'alimentazione del gatto anzianoOggi, l'aspettativa di vita del gatto si è notevolmente allungata rispetto al passato, arrivando a superare anche i 15 anni: merito di cure veterinarie più efficaci, di una maggiore attenzione alla prevenzione e, soprattutto, di un’alimentazione più sana e funzionale.

Il gatto, solitamente, viene considerato anziano a partire dai 7-9 anni; da questa fase della vita, il suo equilibrio psicofisico diventa sempre più delicato e richiede quindi una dieta altamente specifica. L’avanzare dell’età rende il sistema immunitario sempre meno forte: l’alimentazione del gatto anziano, quindi, deve includere tutti quei nutrienti capaci di offrire un adeguato sostegno contro le infezioni, come la vitamina C e le vitamine del gruppo B, ottime anche per mantenere in efficienza le funzioni cerebrali.

Altrettanto importanti sono gli antiossidanti (selenio e vitamina E), sostanze in grado di preservare l'integrità e la vitalità delle cellule contrastando l'invecchiamento di organi e tessuti. Nel gatto anziano, il sistema osteoarticolare rappresenta uno dei punti più fragili: per mantenere in salute le ossa e le articolazioni, quindi, il tuo micio avrà bisogno di assumere nutrienti dalla spiccata azione condroprotettrice (Glucosamina e Solfato di Condroitina) e alcuni sali minerali come il calcio e il fosforo. Allo stesso tempo, però, queste componenti devono essere accuratamente bilanciate: un dosaggio eccessivo di minerali, ad esempio, può gravare sui reni e sulle vie urinarie, acutizzando la già naturale predisposizione del gatto anziano all'insufficienza renale e ai calcoli di struvite. Anche l'apporto proteico va fornito tenendo conto di queste necessità: le proteine, infatti, devono essere sempre presenti ma in quantità minore, sia per un diminuito fabbisogno legato ad una maggiore sedentarietà, sia per non appesantire la funzionalità renale.

Altro "punto debole" del gatto anziano è la digestione: dopo i sette anni, infatti, possono verificarsi con più frequenza alcuni comuni disturbi gastrointestinali (stipsi, diarrea, meteorismo) e i fenomeni di intolleranza alimentare. Per questo, la dieta del tuo micio in età avanzata deve essere composta unicamente da ingredienti leggeri e perfettamente compatibili con le sue capacità digestive, come le formulazioni senza cereali. Molto utili in tal senso i fermenti prebiotici, che esercitano sulla microflora intestinale una benefica azione stimolante, aiutando ad assimilare meglio i nutrienti del cibo e a proteggere l’intestino dai batteri patogeni.

Per quanto riguarda l'apporto calorico, meglio orientarsi su ingredienti a basso indice glicemico in grado di fornire il giusto livello di energia con la massima digeribilità (riso, patate). Attenzione anche ai grassi: in età matura il metabolismo rallenta, predisponendo il felino al sovrappeso e a patologie croniche come l'obesità e il diabete. Ideali le carni magre come il pollo, l'agnello e il maiale; ottimo il salmone, anche per il suo elevato contributo di acidi grassi essenziali Omega 3 e Omega 6, benefici per il cuore, la cute e il pelo.

viaggiare con il ragdollIl Natale è una splendida occasione per concedersi una vacanza con il proprio amico a quattro zampe. Se poi il tuo amico è un gatto Ragdoll, il viaggio e il soggiorno saranno ancor più sereni e gioiosi.

Come nella vita domestica, infatti, durante le trasferte fuori casa questo meraviglioso micio brilla per il suo grande spirito di adattamento e la sua volontà di seguire il suo umano anche in capo al mondo. Purchè ti abbia accanto, quindi, il tuo piccolo peloso non soffrirà in modo particolare il cambiamento di ambiente; è comunque importante rispettare alcuni semplici accorgimenti, affinchè gli spostamenti in auto, treno, nave o aereo non siano per lui una fonte di disagio o di stress psicofisico.

Prima della partenza, porta il tuo micio presso il vostro ambulatorio di fiducia per una visita di controllo; a seconda della destinazione, il veterinario potrà stabilire l'opportunità di eventuali vaccinazioni facoltative (come l'antirabbica, obbligatoria in alcuni paesi) o prescrivere un farmaco contro il mal d'auto, di mare o di treno. Porta sempre con te il suo libretto delle vaccinazioni aggiornato; in caso di viaggio all'estero, informati con la tua ASL di competenza sulla eventuale necessità del passaporto per animali da compagnia.

Affinchè il soggiorno sia il più confortevole possibile, prepara al tuo piccolo tesoro un bagaglio personale con i suoi accessori di utilizzo quotidiano (spazzola, pettine, shampoo secco, ciotole, giochini, lettiera e relativa vaschetta, cuscino, copertina) e fai scorta del suo cibo preferito per scongiurare il rischio di non poterlo reperire nella zona di villeggiatura. Il gatto Ragdoll è noto per la sua corporatura robusta e per la sua salute di ferro; tuttavia, come tutti gli altri felini, il suo organismo può risentire degli sbalzi climatici o di una temperatura eccessivamente bassa. Fallo viaggiare al caldo e ben protetto dagli spifferi, ponendo una copertina all'interno del trasportino e usandone un'altra per coprire l'esterno; in questo modo, il micio si sentirà al sicuro anche da rumori, odori e sguardi estranei. Per sicurezza, fodera il fondo del trasportino con una o due traversine igieniche.

Durante il viaggio, fagli sentire la tua vicinanza parlandogli spesso e accarezzandolo. Ricorda di farlo bere a intervalli regolari per evitare la disidratazione e fai delle soste appena possibile per permettergli di usare la lettiera. Attenzione ai "botti" a Natale e a Capodanno: per evitare che il tuo peloso si spaventi o subisca danni all'udito, chiudi bene porte e finestre per attutire il rumore e rassicuralo con carezze e parole affettuose. Non lasciarlo mai solo per troppo tempo: in un luogo non familiare, la già scarsa propensione del Ragdoll per la solitudine potrebbe degenerare in un vero e proprio trauma.

title="viaggiare con il ragdoll" src="/images/sampledata/viaggiare-con-il-gatto.png" alt="viaggiare con il ragdoll" />Il Natale è una splendida occasione per concedersi una vacanza con il proprio amico a quattro zampe. Se poi il tuo amico è un gatto Ragdoll, il viaggio e il soggiorno saranno ancor più sereni e gioiosi.

Come nella vita domestica, infatti, durante le trasferte fuori casa questo meraviglioso micio brilla per il suo grande spirito di adattamento e la sua volontà di seguire il suo umano anche in capo al mondo. Purchè ti abbia accanto, quindi, il tuo piccolo peloso non soffrirà in modo particolare il cambiamento di ambiente; è comunque importante rispettare alcuni semplici accorgimenti, affinchè gli spostamenti in auto, treno, nave o aereo non siano per lui una fonte di disagio o di stress psicofisico.

Prima della partenza, porta il tuo micio presso il vostro ambulatorio di fiducia per una visita di controllo; a seconda della destinazione, il veterinario potrà stabilire l'opportunità di eventuali vaccinazioni facoltative (come l'antirabbica, obbligatoria in alcuni paesi) o prescrivere un farmaco contro il mal d'auto, di mare o di treno. Porta sempre con te il suo libretto delle vaccinazioni aggiornato; in caso di viaggio all'estero, informati con la tua ASL di competenza sulla eventuale necessità del passaporto per animali da compagnia.

Affinchè il soggiorno sia il più confortevole possibile, prepara al tuo piccolo tesoro un bagaglio personale con i suoi accessori di utilizzo quotidiano (spazzola, pettine, shampoo secco, ciotole, giochini, lettiera e relativa vaschetta, cuscino, copertina) e fai scorta del suo cibo preferito per scongiurare il rischio di non poterlo reperire nella zona di villeggiatura. Il gatto Ragdoll è noto per la sua corporatura robusta e per la sua salute di ferro; tuttavia, come tutti gli altri felini, il suo organismo può risentire degli sbalzi climatici o di una temperatura eccessivamente bassa. Fallo viaggiare al caldo e ben protetto dagli spifferi, ponendo una copertina all'interno del trasportino e usandone un'altra per coprire l'esterno; in questo modo, il micio si sentirà al sicuro anche da rumori, odori e sguardi estranei. Per sicurezza, fodera il fondo del trasportino con una o due traversine igieniche.

Durante il viaggio, fagli sentire la tua vicinanza parlandogli spesso e accarezzandolo. Ricorda di farlo bere a intervalli regolari per evitare la disidratazione e fai delle soste appena possibile per permettergli di usare la lettiera. Attenzione ai "botti" a Natale e a Capodanno: per evitare che il tuo peloso si spaventi o subisca danni all'udito, chiudi bene porte e finestre per attutire il rumore e rassicuralo con carezze e parole affettuose. Non lasciarlo mai solo per troppo tempo: in un luogo non familiare, la già scarsa propensione del Ragdoll per la solitudine potrebbe degenerare in un vero e proprio trauma.

malattie del gattoIl Ragdoll è un gatto decisamente fuori dal comune: dolcissimo e affettuoso, si distingue per una capacità di legarsi al "suo" umano che non ha nulla da invidiare al cane. In effetti, è proprio a questo risultato che mirava Ann Baker, l'allevatrice statunitense che ne iniziò la selezione negli anni Sessanta: eliminare molte delle caratteristiche tipicamente "feline", prima fra tutte l'aggressività, per creare una razza eccezionalmente docile e tranquilla. Ma la mancanza di aggressività non è l'unica peculiarità che contraddistingue il Ragdoll: in questo gatto, infatti, la selezione è stata responsabile anche di altre curiose modifiche.

A differenza degli altri gatti, infatti, il Ragdoll non possiede il senso del pericolo: può quindi ferirsi con facilità se l'ambiente non è stato predisposto con accorgimenti "su misura". Quando si adotta un gatto Ragdoll, quindi, è necessario preparare accuratamente la casa prima del suo arrivo. Ma quali sono, esattamente, le misure da mettere in atto per garantire al Ragdoll uno spazio domestico ideale?

Il primo passo consiste nell'eliminare da ogni ambiente tutte le possibili fonti di pericolo: spigoli, oggetti frangibili o taglienti, posti su cui arrampicarsi, aperture dalle quali il micio potrebbe cadere. Una particolare attenzione deve essere riservata a finestre, scale e balconi, che devono essere protetti con apposite reti o resi inaccessibili. Per quanto riguarda l'indispensabile corredo, per il Ragdoll vigono le stesse regole valide per tutti i gatti: dalla cuccia alla cassettina igienica, gli spazi a lui dedicati devono essere tranquilli, puliti, al riparo da correnti d'aria e il più possibile silenziosi. Le ciotole e la lettiera devono essere posizionati in luoghi separati e ad una certa distanza. La cuccia deve essere composta da una cesta, un morbido cuscino e una copertura variabile a seconda delle stagioni (federa in cotone d'estate, copertina d'inverno). Tieni presente però che il Ragdoll ama condividere gran parte della sua giornata con il suo padrone, per cui non ti accadrà raramente di vederlo dormire sul tuo letto, sulla tua poltrona preferita e soprattutto fra le tue braccia.

Ragdoll richiedono un'alimentazione di altissima qualità per mantenere in buona salute il loro folto pelo e il sistema immunitario. Ricorda che questo gatto ha un'indole delicata e sensibile: ciò può portarlo ad offendersi facilmente e a chiudersi in sé stesso. Usa sempre un tono di voce pacato quando ti rivolgi a lui e non farlo mai sentire trascurato.

Non lasciarlo mai solo per troppo tempo: i Ragdoll soffrono moltissimo la solitudine, per cui vanno adottati solo dalle famiglie di cui almeno un componente è sempre in casa. Istruisci i bambini affinché lo trattino con rispetto e non abusino della sua pazienza. Quando lo tieni in braccio, mantieni una presa salda: il Ragdoll, infatti, non sa girarsi prontamente per atterrare in piedi, e in caso di caduta potrebbe farsi molto male.

malattie del gatto

Il Diabete è tra le patologie più diffuse nei gatti. Recenti studi hanno dimostrato che l'obesità è la causa scatenante del Diabete di tipo 2 nei gatti.

Il Diabete nei gatti è una malattia piuttosto importante che si scatena nel pancreas. La mancanza di una corretta produzione di insulina provoca un eccesso di zuccheri nel sangue e nelle urine. Come nell'uomo, anche l'apparato digerente del gatto scompone il cibo in vari elementi, tra cui il glucosio. Questa sostanza, fondamentale per l'organismo, viene trasportata negli organi e trasformata in energia proprio grazie all'insulina. Quando la produzione di quest'ultima è alterata, il glucosio rimane nel sangue e aumenta i valori della glicemia, scompensando i grassi e le proteine.

Ma quali sono i sintomi di questa malattia del gatto? La perdita di peso improvvisa, la maggiore frequenza di mangiare e bere, collegata all'assiduità a urinare sono i campanelli d'allarme della presenza del Diabete. Nei casi più gravi si potrebbe riscontrare anche il manifestarsi di infezioni del tratto urinario e la perdita del pelo.

Il Diabete Mellito può essere di tipo 1 e di tipo 2. Quest'ultimo è più frequente nei gatti e provoca l'esaurimento funzionale del pancreas. Se le cause del Diabete felino non sono ancora note, si è accertata una maggiore incidenza di questa patologia nei gatti anziani e in quelli obesi. Ecco che l'alimentazione può rendere il corpo del gatto meno sensibile agli effetti dell'insulina. Sappiamo infatti che i gatti non sono in grado di metabolizzare i carboidrati come gli umani. Cacciatori di carne per eccellenza, essi necessitano di proteine nella loro dieta alimentare. Speciali diete consigliate dai veterinari prediligono la somministrazione di cibi specifici che abbassano i livelli di insulina e assicurano una graduale perdita di peso. 

Il trattamento del Diabete felino si effettua mediante il prelievo di campioni di sangue e urina. Un'accurata analisi si accerta dei livelli di glucosio nel sangue e opta per la somministrazione di insulina mediante iniezione. Accorgimenti da parte del padrone in merito a una corretta alimentazione, con pasti a orari prestabiliti, aiutano il gatto a fare progressi, riducendo nel tempo le dosi di insulina.

Per semplificare, un Mitted ha, come il Colourpoint una coppia di geni per il disegno colourpoint, ma ha un gene dominate bianco, il gene S.
Tale gene viene indicato come S1 ( oppure come Sm -- per indicare Mitted ). S1 per indicare il livello 1 di espressione. Ossia un livello medio.

Il genotipo base di un Mitted sarà: S1 s

Nel caso dei Bicolori, come accennato prima, abbiamo una maggiore espressione del gene bianco che si estende sul corpo non limitandosi ai guantini. Per meglio distinguere le due varietà indicheremo questo gene S con S2, ad indicare l'espressione del gene S al livello 2. Ossia ad un livello maggiore del mitted, tanto per intenderci.

Il genotipo base del bicolore sarà:  S2 s. Questo genotipo di bicolore viene chiamato BICOLORE VERO per distinguerlo dai successivi tipi che vedremo e perché, accoppiato con un colorpoint riproduce se stesso, ossia altri colorpoint e bicolori veri.

Ora supponiamo di accoppiare 2 Colourpoint. Ricordiamo che i geni sono i coppie uguali, cosi' quando si dividono ( nel caso di cellule sessuali) e si riuniscono nel concepimento, il nuovo embrione avrà di nuovo lo stesso genotipo:  ss . Ossia sarà un Colourpoint.

Se accoppiamo un Colourpoint con un Mitted, le cellule Mitted si dividono equamente e il 50% non avrà il gene S mentre l'altra metà lo avrà. Ciò si dimostrerà con l'avere una cucciolata %9% Colourpoint e 50% Mitted.

Lo stesso accade nel caso di un Colourpoint accoppiato ad un Bicolore Vero. Avremo la metà di piccoli Colourpoint e la metà Bicolori ( Veri ).

Se accoppiamo due Mitted, avremo una situazione dove il 50 % delle cellule sessuali di ogni genitore ha il livello 1 del gene  S ed abbiamo il 25% di possibilità che questi geni si incontrino. 

Che succede allora? 

Abbiamo una coppia di geni S1 per il bianco, ossia S1S1. Se combiniamo assieme i livelli del gene S arriveremo ad una espressione esteriore di livello 2, ossia simile al Bicolore per quanto riguarda la percentuale di bianco sul corpo, ma siccome questo " Bicolore" ha 2 geni S1 è chiamato eterozigote per tale gene ( in poche parole esso porta due volte lo stesso gene  -- il gene Mitted! ) 

Noi lo chiamiamo HIGH MITTED.

Appunto perchè portatore di due geni Mitted.

Ricordate, solo geneticamente è diverso dal primo bicolore. Esteriormente sono uguali.

Dunque sarà un BICOLORE HIGH MITTED:

Se accoppiamo un Ragdoll High Mitted con un Colourpoint, le cellule sessuali si dividono ancora, ma tutte le cellule del genitore High Mitted portano il gene S1, cosi' tutti i cuccioli lo avranno e il loro genotipo sarà S1s. Ossia saranno tutti dei Mitted.

Una cosa simile accade se accoppiamo due Bicolori insieme. C'è il 25% di possibilità che un gattino riceva il gene S2 da ogni genitore ed abbia un genotipo S2 S2.

Prendendo i livelli numerici dei geni S e sommandoli, arriviamo ad un livello 4 di espressione del gene S.

Che significa? Come appare questo gatto?

Il mantello bianco è ora esteso al suo massimo, e il gatto ha un disegno cosidetto "Van" con il colore limitato alla testa e sulla coda. Questo bicolore è anche esteriormente e non solo geneticamente, sempre diverso dagli altri! 

Questo tipo di Bicolore viene chiamato BICOLORE  HIGH WHITE.

Ancora una volta il gatto è omozigote per il gene S2. Se lo accoppiamo con un Colourpoint, tutte le sue cellule sessuali avranno il gene S2. La cucciolata sarà tutta di gattini Bicolori Veri.

Infine se accoppiamo un Mitted con un Bicolore Vero anche loro hanno il 25% di possibilità che i loro geni si combinino e diano luogo a gattini omozigoti per il gene S, solo che essi riceveranno il gene S1 dal genitore Mitted e quello S2 dal genitore Bicolore. il loro genotipo S1S2.

Se combiniamo i livelli insieme arriviamo ad un livello 3 di espressione del gene S.

Avremo un gatto che in apparenza è un Bicolore, talvolta con un po' più bianco sul corpo, ma comunque mai bianco come un high white. Noi chiamiamo questo tipo di bicolore.

BICOLORE MID HIGH WHITE.

 

In breve i seguenti accoppiamenti ci daranno:

 

Colourpoint + Colourpoint

100% Colorpoint

 

Colourpoint + Mitted 

50 % Mitted  50% Colourpoint

 

Colourpoint + Bicolore

50% Bicolori  50% Colourpoint

 

Bicolore + Bicolore

50% Bicolori  25% Colourpoint 25% High White

 

Mitted + Mitted

50% Mitted 25% Colourpoint 25% High Mitted

 

Mitted + Bicolore

25% Mid High White 25% Colourpoint 25% Mitted 25% Bicolori

 

High Mitted + Colourpoint

100% Mitted

 

High White + Colourpoint

100% Bicolori 

 

Mid High White + Colourpoint

50% Mitted 50% Bicolori

gravidanza gatti

Fra tutte le esperienze che puoi condividere con il tuo gatto, una delle più belle e significative è sicuramente la gravidanza. La gatta vive questo evento in modo molto semplice, sereno e del tutto autonomo, ma il tuo supporto può rappresentare comunque un valore aggiunto e rinsaldare non poco il vostro legame.

La gestazione della gatta dura in media 64/67 giorni, ma in alcune razze può protrarsi anche fino a 70 giorni. Nei primi 15 giorni di gestazione si nota una diminuzione dell'appetito e possono verificarsi frequentemente rigurgiti, nausea o vomito. Verso i 30 giorni, la gatta è visibilmente ingrassata;cuccioli sono già ben visibili all'esame ecografico ed è possibile sentili muovere appoggiando una mano all'addome. Man mano che il parto si approssima, la futura mamma si muove raramente e dorme di più. Al sessantesimo giorno il tappo mucoso si scioglie causando perdite vaginali: in questa fase, la tua piccola amica oscillerà fra una grande irrequietezza e il desiderio di coccole e rassicurazioni.

Nel corso dell'intero periodo di gestazione, il rapporto con il veterinario riveste un ruolo fondamentale. La prima visita, da effettuare non appena ti accorgi che è in corso una gravidanza, servirà ad appurare che la tua gatta stia bene; i successivi appuntamenti, secondo lo schema stabilito dal veterinario, accerteranno anche lo stato di salute dei piccoli tramite visite ed ecografie. La vita in casa dovrà subire meno variazioni possibile, per evitare di stressare inutilmente la micia. Lascia che la tua amica corra o giochi a suo piacimento; fai solo molta attenzione che non esca negli ultimi giorni, per evitare che partorisca fuori casa.
Nutrila con un alimento specifico per gatte in gestazione o lattazione oppure con un cibo per gattini, notoriamente più sostanzioso rispetto a quelli per adulti. Per il momento del parto, predisponile una cuccia grande e ben imbottita con panni morbidi, traversine o carta di giornale e mettila a disposizione qualche settimana prima affinchè possa diventarle familiare.

Il parto dura alcune ore e avviene con la massima semplicità; di solito la gatta fa tutto da sola. Tuttavia, averti vicino servirà a rassicurarla e ad aiutarla in caso di emergenza. Chiama subito il veterinario qualora il parto dovesse presentare evidenti difficoltà (dolore, perdite scure, sofferenza, sforzi prolungati). L'allattamento dura dai 40 ai 60 giorni, trascorsi i quali la gatta non secerne più latte; le poppate si ripetono ogni 30 minuti e hanno una durata media di circa 20 minuti. Durante tutto il periodo dell'allattamento, la gatta produce una quantità di latte corrispondente al numero dei cuccioli: ha quindi la possibilità di nutrirli a sufficienza. Per favorire al meglio questa condizione, però, somministra alla tua gatta un cibo molto nutriente e aumenta il numero dei pasti (fino a cinque al giorno).

L'alimentazione del gatto dallo svezzamento all'età adulta

Dalla nascita alle quattro settimane di vita, il gattino è completamente dipendente dal latte materno: questo alimento gli fornisce infatti tutti i principi nutritivi di cui ha bisogno per sopravvivere e crescere.
A partire dal primo mese, il piccolo può passare dal cibo liquido a quello solido: ha inizio così la fase dello svezzamento, che dura solitamente qualche settimana e che porta il gattino ad affrancarsi completamente dal latte materno.

Per aiutarlo in questa delicata fase di transizione esistono alimenti industriali appositamente formulati: si tratta in genere di cibi umidi, molto nutrienti e ricchi di acqua. In mancanza di un alimento umido, è possibile optare per un alimento secco - la cui formula deve essere sempre specifica per gattini nei primi mesi di vita - ed ammorbidirlo con una piccola quantità di acqua o latte. Quando si propone questo nuovo pasto (soprattutto le primissime volte) è importante essere pazienti e usare molta delicatezza: non è raro che il piccolo reagisca con diffidenza, toccando appena il cibo, o rigurgitandolo dopo qualche boccone, o addirittura giocandoci. Ricordiamo sempre che per il gattino ogni novità è una scoperta, e lasciamogli il tempo necessario per abituarsi. Un buon sistema consiste nel lasciare il cibo a disposizione per mezz'ora al giorno; se il piccolo lo rifiuta, forzarlo o rimproverarlo servirà solo a creargli dei traumi. L'unica cosa da fare, in caso di rifiuto, è pulirlo con dolcezza e riportarlo dalla mamma. E' importante che si avvicini al nuovo alimento in modo spontaneo: assolutamente sbagliato, quindi, immergergli il muso nella ciotola o tentare di imboccarlo. Una volta che il micetto avrà accettato il nuovo alimento, si potrà aumentare gradualmente la quantità di cibo solido diminuendo la parte di acqua, latte o cibo umido, fino a servirgli le crocchette da sole: ciò avviene in genere verso le 12 settimane.

Crocchette e alimenti umidi dovranno contenere, in qualità e quantità, tutti i nutrienti in grado di supportare la crescita armoniosa di organi e tessuti e il rafforzamento del sistema immunitario, come le vitamine, i sali minerali, le proteine, gli acidi grassi essenziali, gli antiossidanti. Tutti gli apporti - specialmente quello proteico e quello calorico - dovranno essere molto intensi, ma rispettando allo stesso tempo le necessità di un intestino ancora in formazione: i cibi specifici per gattini, quindi, devono associare ad uno spiccato potere nutritivo la massima digeribilità.

Verso i 12 mesi di età, il gatto ha completato il suo sviluppo ed entra nell'età adulta: l'alimentazione, in questa fase, deve ridurre il dosaggio di alcune particolari sostanze nutritive (proteine, fosforo e magnesio, ad esempio) per non gravare sui reni e sulle vie urinarie. Allo stesso tempo, deve essere privilegiato l'apporto di tutti quei nutrienti funzionali ad un mantenimento ottimale e ad una efficace prevenzione dell'invecchiamento, come gli antiossidanti, gli acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6 e le vitamine del gruppo B. Molto utile, in tutte le fasi, il contributo dei fermenti prebiotici, che potenziano le naturali capacità di assimilazione dell'intestino fortificando le difese dell'organismo contro infezioni e malattie.

Il gatto Ragdoll: origini, carattere e aspetto

Le origini del gatto Ragdoll sono avvolte nel mistero: l'unico dato certo riguarda la prima allevatrice che ne ha selezionata la razza, ovvero la statunitense Ann Baker. Da un incrocio tra la sua gatta d'angora Josephine e un gatto di razza incerta (forse un simil-birmano), la Baker ottenne verso la metà degli anni Sessanta una cucciolata di gattini dal carattere straordinariamente mite, che spiccava per la totale assenza di aggressività e per l'insolita attitudine a rilassarsi tra le braccia del padrone. Proprio per questa particolarità, l'allevatrice diede alla razza il nome di "Ragdoll" (bambola di pezza), insistendo con altre selezioni per accentuarne ulteriormente la docilità.

Oggi, il Ragdoll è in assoluto il gatto più dolce e affettuoso al mondo, che nulla ha da invidiare al cane per dedizione all'essere umano. Proprio per questa sua dolcezza, il Ragdoll si distingue per una spiccata sensibilità che lo porta ad offendersi facilmente se ignorato, rimproverato o lasciato solo per troppo tempo. Attenzione quindi: questo gatto non è adatto a chi ha una vita molto intensa al di fuori delle mura domestiche, mentre rappresenta il compagno perfetto per gli anziani, i bambini e le persone sole.

Il gatto Ragdoll, infatti, vive praticamente per il suo umano: lo accoglie festosamente quando rientra a casa, lo segue ovunque di stanza in stanza e ama farsi coccolare per ore e ore. In braccio, si abbandona con totale fiducia: ciò richiede una presa molto salda, in quanto il Ragdoll, a differenza degli altri felini, non sa girarsi prontamente per cadere in piedi.

Mai invadente e assolutamente non aggressivo, il gatto Ragdoll è molto giocherellone e può essere sottoposto ad addestramento. Molto bello d'aspetto, questo gatto ha una corporatura massiccia e voluminosa (è una delle razze feline più grandi del mondo) e stupendi occhi blu intenso; i cuccioli sono tutti bianchi, per poi colorarsi progressivamente in fase di crescita.

Per quanto riguarda il manto, il Ragdoll esiste in tre varietà: Colourpoint (chiaro con estremità più scure), Mitted (con guantini bianchi) e Bicolor (piccola V bianca sul muso, zampe guantate, orecchie e coda più scure). Le colorazioni delle estremità sono diverse: Red (rosso- arancio), Blu (grigio-blu), Seal (marrone scuro), Cream (color crema), Chocolate (marrone chiaro), Lilac (grigio chiaro), Tabby (striato).!

A cura di: Maria Federica Guagnano
 

La determinazione della varietà nel RagdollNella razza Ragdoll noi abbiamo 4 colori tradizionali come tutti sanno, ossia seal, blue, chocolate e lilac point. Si sono poi negli anni aggiunti a questi colori, i nuovi red point, cream point e le realtive squame di tartaruga. Nonché' i lynx point ( detti tabby in Europa) anche se bisogna ricordare che il disegno lynx, non è un colore nè tantomeno una varietà.

Ad ogni modo questo articolo non riguarda i colori, per i quali potete consultare le tabelle comuni alle varie razze sulla trasmissione del colore nel gene himalayano e le sua dominanza.

Parleremo delle varietà.

Le varieta del Ragdoll sono infatti 3 e si distinguono a seconda della pezzatura bianca, esse sono : Colourpoint, Mitted, Bicolore.


Questo almeno limitandosi solo all'aspetto esteriore del gatto, ossia al suo fenotipo.

In realtà le cose sono un po' più complicate se andiamo ad indagare sul genotipo del gatto, cioè ai veri geni di cui egli è portatore. Ci renderemo conto cosi' che, sebbene i bicolori possano sembrare tutti uguali, esistono dei tipi genetici molto diversi tra loro, che produrranno cuccioli molto diversi e che andranno dunque accoppiati di conseguenza, tenendo conto di ciò che sono dentro e non di come appaiono fuori.

Tutto ciò puo' sembrare un po' complicato al neofita. Nessun problema!!

Anche per l'allevatore inesperto, la genetica del Ragdoll, puo' apparire un po' ostica agli inizi. Ci sono persone che ancora pensano che il disegno mitted si trasmetta in modo simile al gene recessivo dei Birmani. Nulla di piu' lontano dal vero! Il Ragdoll ed il Birmano hanno geni molto diversi: i mitici guantini del Birmano sono infatti determinati da una coppia di geni recessivi. Il Guantaggio nella varietà Mitted del Ragdoll è invece determinato da un singolo gene dominante.


Andiamo per gradi!

Il modo piu' semplice per spiegare come si trasmettono le varietà è di osservare piu' da vicino il genotipo - o codice genetico - del Ragdoll.

Il disegno Colourpoint nel Ragdoll è dovuto ad un gene recessivo, il gene Cs o gene himalyano, lo stesso gene del Siamese e del Birmano. La lunghezza del pelo è determinata ancora da un gene recessivo, il gene l .

Infine la varietà Colourpoint non ha il gene dominante della pezzatura bianca, presente nella altre due varietà, il gene S ( da Spotting ), e dunque in sua assenza, il genotipo puo' essere scritto come ss ( notare le lettere minuscole ).

Così il genotipo del Colourpoint sarà: Cs Cs  ll  ss che si legge come un colourpoint a pelo lungo senza bianco.

La differenza chiave nelle altre due varietà Bicolore e Mitted è la presenza del gene dominante S, anche se esiste una differenza di tale gene nelle due varietà.

Parleremo di queste altre due varietà la prossima volta!

Differenze tra il Ragodll Mitted e il Birmano

Come si può notare sin da subito, una varietà di Ragdoll e precisamente la varietà Mitted (guantato) somiglia al gatto Sacro di Birmania.

La somiglianza è puramente apparente e non genetica! 

A guardar meglio infatti i due gatti sono molto diversi tra loro anche per morfologia e marking (la pezzatura bianca si chiama marking!)

Iniziamo dai geni. Le razze di gatti si distinguono tra loro per la diversità del loro patrimonio genetico, non per il loro aspetto. Ecco perchè a volte gatti che si somigliano appartengono a razze molto diverse. Questo è più frequente con i gatti a pelo corto!

 

Nel Ragdoll il guantaggio (nella varietà mitted, il bianco sulle zampe è detto guantaggio) è dovuto ad un SINGOLO GENE DOMINANTE. Esso è il gene White Spotting Mitted

( Sm)

 

Nel Birmano il guantaggio è dovuto ad una COPPIA DI GENEI RECESSIVI

IL DISEGNO:

I guanti anteriori sono uguali per le due razze.

I guanti posteriori:     Nel Ragdoll il bianco deve arrivare sopra il garretto e anche fino a metà coscia.

                                   Nel Birmano il bianco si ferma a metà zampa e forma un disegno a V.

 

Il Ragdoll deve avere una striscia bianca che parte dal mento e arriva sino alla base della coda coprendo tutto il petto e la pancia. 

Nel Birmano la striscia non esiste, la pancia è in tinta col corpo, non bianca.

Mento:            Nel Ragdoll deve essere bianco, pena la squalifica.

                        Nel Birmano deve essere colorato, pena la squalifica.

 

LA STRUTTURA: 

Il Ragdoll è di corpo più allungato, alto sulle zampe con coda lunga e attaccata alta. Le zampe posteriori sono più alte delle anteriori. La testa deve presentare un piano piatto fra le orecchie e non essere tonda. Occhi ovali. Orecchie piegate in avanti. Naso all'insù, mento forte.

Il Birmano ha zampe corte con corpo raccolto. Coda più corta e testa tonda. Gli occhi sono tondi. Naso romano ( gobbo). Orecchie dritte.

 

Le vacanze con il gatto rappresentano sicuramente l'occasione migliore per condividere momenti speciali con il nostro migliore amico: finalmente rilassati e liberi da impegni, possiamo godere a tempo pieno della sua preziosa compagnia.

Oggi sono tantissime le strutture alberghiere in grado di ospitare i nostri amici a quattro zampe: nella località preferita, quindi, basta scegliere quella più adatta al caso. Una volta stabilita la destinazione, non resta che organizzarsi per rendere il viaggio comodo e piacevole per entrambi.
A questo scopo sono sufficienti pochi ma fondamentali accorgimenti: se è vero, infatti, che il gatto è dotato di un grande spirito di adattamento, non bisogna comunque trascurare alcune circostanze che potrebbero costituire una fonte di disagio, compromettendo seriamente il suo equilibrio psicofisico. Il gatto è, per natura, un soggetto abitudinario che mal tollera le alterazioni della sua routine: occorre allora mettere in atto piccoli gesti per alleviare il cambiamento repentino di ambiente, l'impatto del mezzo di trasporto e le eventuali ripercussioni che lo sbalzo climatico potrebbe avere sul suo organismo.

Qualsiasi sia il mezzo di trasporto scelto per la trasferta, tieni sempre il tuo micio nel trasportino: oltre che per motivi di sicurezza, questa sistemazione servirà a farlo sentire protetto. Per mantenerlo fresco e pulito attrezzati con apposite salviettine detergenti e una buona quantità di traversine, che serviranno a rivestire il fondo del trasportino.

Evita di far mangiare il tuo peloso prima del viaggio; durante il percorso, inumidisci spesso il suo manto con acqua per scongiurare il rischio di disidratazione. Non dimenticare una buona scorta del suo solito cibo (crocchette e alimenti umidi), che potrebbe non essere reperibile nella vostra zona di villeggiatura. Per farlo sentire "a casa", aggiungi al bagaglio alcuni dei suoi giochini, il suo cuscino o la sua copertina preferita.

Prima di partire, portalo dal veterinario per una visita di controllo e gli eventuali vaccini aggiuntivi, soprattutto se ti rechi all'estero: alcuni paesi, infatti, potrebbero richiedere profilassi che in Italia non sono obbligatorie (come l'antirabbica). In caso di necessità, il veterinario potrà prescriverti alcuni trattamenti particolari, come una specifica tipologia di antiparassitario e i farmaci per il mal d'auto, di mare o di treno.

Qualsiasi sia la meta delle vostre vacanze, porta sempre con te i documenti del tuo micio: sul territorio italiano sarà sufficiente il solo libretto delle vaccinazioni aggiornato, mentre all'estero è necessario un apposito passaporto per gatto, da richiedere alla ASL di competenza.

 

allevamento ragdoll

Se stai cercando un gatto particolarmente adatto alla vita in appartamento, che sia allo stesso tempo un compagno dolcissimo per tutta la famiglia, la scelta migliore è sicuramente il Ragdoll.

Non a caso, infatti, il nome "Ragdoll" significa "bambola di pezza", una descrizione che riassume perfettamente l'essenza caratteriale di questo splendido micio. Altro appellativo del gatto Ragdoll è "cherubino", a motivo della sua straordinaria bellezza e del suo atteggiamento da "angelo custode".

Apparsa per la prima volta negli Anni Sessanta, questa razza fu creata da un'allevatrice statunitense incrociando una gatta d'angora con un gatto birmano. Attraverso ulteriori selezioni, l'allevatrice riuscì ad accentuare le caratteristiche di dolcezza e mansuetudine dei soggetti iniziali, ottenendo il Ragdoll che oggi conosciamo.

Eccezionalmente affettuoso e socievole, il Ragdoll ama trascorrere le sue giornate accanto al padrone e, soprattutto, essere preso in braccio. Ad una fisicità importante (è una delle razze di gatti più grandi al mondo), il gatto Ragdoll associa una sorprendente flessibilità, con la quale assume pose da vero "contorsionista". Uno dei suoi comportamenti più tipici consiste nell'abbandonarsi con totale fiducia fra le braccia dell'essere umano: questo aspetto richiede, da parte del proprietario, un'attenzione particolare. A differenza delle altre razze feline, infatti, il Ragdoll non sa rivoltarsi prontamente per cadere in piedi: è necessario, quindi, tenerlo molto saldamente per evitare che possa farsi male cadendo.

Altre caratteristiche particolari del Ragdoll sono lo scarso senso del pericolo e un'alta soglia del dolore: per scongiurare incidenti, quindi, è necessario sorvegliarlo costantemente, porre barriere protettive a balconi e finestre e togliere dalla sua portata oggetti e mobili potenzialmente nocivi. Dopo aver organizzato l'appartamento "a misura di micio", potrai goderti la sua meravigliosa compagnia in tutta tranquillità. E con il termine "meravigliosa" non si intende esagerare: il Ragdoll è davvero un compagno di incomparabile bontà, il cui principale obiettivo è stare accanto ai suoi umani e condividerne ogni aspetto della vita. La sua presenza e le sue coccole sono una fonte praticamente inesauribile: ciò rende questa razza ideale per la pet therapy, per gli anziani e per tutte le persone sole o con carenze affettive.

Un gatto con questo carattere, com'è logico, soffre la solitudine in modo quasi patologico: sceglilo quindi solo se prevedi di non lasciarlo mai solo in casa per molte ore al giorno. Allo stesso tempo, la sua indole delicata non ama rumore e confusione e si offende facilmente di fronte ad un rimprovero. Per la sua totale mancanza di aggressività, il Ragdoll è il gatto ideale per i bambini, che segue volentieri in tutti i giochi e le scorribande; per quanto accomodante e non aggressivo, però, il gatto Ragdoll resta sempre un felino e, in quanto tale, imprevedibile. Per questo è importante insegnare ai bimbi a non approfittare della sua pazienza e a relazionarsi con lui con il massimo rispetto.

 

svezzamento gatto

Quando i propri gatti mettono al mondo dei cuccioli è sempre una bellissima emozione, ma molte persone non hanno le idee ben chiare per quel che riguarda l'alimentazione dei gattini.

Per quanto tempo dovranno essere allattati dalla mamma? Dopo quanto si può passare ai cibi solidi? Che tipo di alimenti conviene proporre?

Cerchiamo di rispondere andando per gradi, considerando che l'alimentazione del gatto neonato varia da settimana in settimana.

Nei primi giorni di vita il gattino si alimenterà attraverso l'allattamento, e lo svezzamento deve iniziare a circa 4 settimane dalla nascita.

In tale lasso di tempo il gatto ha infatti vissuto quei cambiamenti fisici che gli consentono un livello di autonomia ben più elevato di quello della nascita: gli occhi sono aperti, le orecchie anche, e soprattutto l'animale inizia a stare in piedi sulle zampe, dunque ad utilizzare i suoi muscoli per potersi muovere.

Il passaggio dal latte materno al cibo solido non deve essere immediato: nei giorni in cui inizia ad effettuarsi lo svezzamento, infatti, è necessario utilizzare un buon sostituto del latte materno, affinché il cucciolo si abitui gradualmente a questo nuovo modo di alimentarsi.

É molto importante utilizzare un latte specifico e non il comune latte di mucca: i felini infatti hanno grosse difficoltà nel digerire quest'ultima tipologia di latte, soprattutto laddove si tratti di esemplari nati da solo pochi giorni.

Sicuramente è un passaggio piuttosto delicato quello in cui il gattino deve passare dall'azione di succhiare dalla mammella a quella di nutrirsi da una ciotola: è bene che il gattino venga abituato con tutta la cautela del caso ed evitando in modo assoluto le forzature, come ad esempio l'azione di avvicinare la sua testa alla ciotola.

A distanza di circa 8 o 10 settimane, quando il gattino si regge bene in piedi e ha imparato ad alimentarsi autonomamente dalla ciotola, il sostituto del latte può essere rimpiazzato dal cibo vero e proprio.

In questa fase è molto importante impiegare dei mangimi di qualità: il macronutriente più prezioso per i gatti di quest'età corrisponde sicuramente alle proteine, quindi l'ideale è utilizzare mangimi a base di carne o altri ingredienti proteici.

In commercio sono disponibili diversi mangimi specifici per i cuccioli, e optando per dei prodotti proposti da brand rinomati è sicuramente possibile offrire la miglior nutrizione possibile ai propri gattini.

 

gatto Ragdoll carattere

Il Ragdoll è un gatto mite, affettuoso ed estremamente dipendente. Molto attaccato alla sua famiglia, il Ragdoll non ha alcun problema a viaggiare purché il suo padrone sia con lui.

Questi gatti adorano stare in braccio come i bambini, a pancia in su. Il loro carattere tranquillo li fa andare d’accordo con tutti, anche con gli altri animali domestici, persino criceti e uccellini! Il Ragdoll è un gatto partecipativo ma mai invadente. Adora la vita di famiglia e non si attacca a una persona in particolare, ma è felice di stare con tutti i membri della famiglia. E’ giocherellone e possiede attitudine all'addestramento.

Quando il padrone rientra a casa il Ragdoll lo accoglie festoso e lo segue devoto di stanza in stanza. Non occorre una casa grande per farlo felice. E’ un gatto che ha bisogno delle persone e non di grandi spazi. Un Ragdoll sta benissimo anche in un appartamento di due stanze! La cosa importante è che abbia compagnia. Gli piace seguire il padrone e stargli accanto in tutte le sue attività.

E’ curioso ma sempre molto delicato nei movimenti e raramente rompe oggetti in casa. Potete tenere anche tappeti di valore con questi gatti in casa perché si fanno poco le unghie in generale e non rovinano tappezzerie, tende e tappeti. Ovviamente dovrete comprare al gatto un tiragraffi apposito per lui. gattini imparano da subito ad usare il tiragraffi e lo preferiscono a qualunque altro oggetto. Di solito escono dall'allevamento che lo sanno usare benissimo e quando arrivano a casa del nuovo proprietario lo utilizzano automaticamente! Seguite le indicazioni dell’allevatore sul tipo di tiragraffi da acquistare. Sono gatti sensibili e dolcissimi. Non urlate o alzate troppo la voce con un Ragdoll. Capisce subito cosa si desidera da lui ed è un gatto molto ubbidiente. E’ felice di far contento il suo padrone! 

 

allevamento ragdoll

Sono diverse le malattie che possono interessare i gatti, scopriamo subito dunque quali sono le più diffuse.

Questi animali domestici sono interessati con frequenza da malattie parassitarie, come ad esempio quelle legate all'indesiderata presenza di pulci e di zecche, e per quel che riguarda tali patologie può rappresentare un campanello d'allarme il fatto che l'esemplare si gratti molto frequentemente e manifestando un eccessivo fastidio.

Altri sintomi tipici sono la spossatezza, l'inappetenza, la perdita di peso, e per contrastare queste malattie è utile adoperare collari antiparassitari, shampoo specifici o prodotti in gocce da applicare sul pelo.

Le malattie della pelle possono presentare peculiarità disparate, dunque le loro cure possono presentare caratteristiche molto diverse; tra queste è possibile ricordare la tricofizia, la rogna, l'acne felina e vari tipi di dermatiti.

Anche le malattie cardiache sono variegate, di conseguenza è difficile sostituirsi al parere di un veterinario sia per quel che riguarda la descrizione dei sintomi che delle relative cure; tra queste malattie possiamo menzionare la cardiomiopatia ipertrofica, la cardiomiopatia dilatativa, la cardiomiopatia aritmogena, la cardiomiopatia restrittiva.

Alcune patologie possono riguardare l'orecchio del gatto, e in questi casi sono assolutamente da evitare soluzioni "fai da te", come ad esempio tentare di pulire l'orecchio dell'animale con un bastoncino di cotone. Condizioni simili possono essere dovute alla presenza di corpi estranei, a delle lesioni, frequenti soprattutto nel caso in cui l'esemplare sia stato aggredito da un suo simile, ad acariasi o ad altri stati patologici. Anche in questi casi, laddove si dovessero notare degli strani comportamenti nel proprio gatto è fondamentale affidarlo subito a un veterinario.

Per quel che riguarda le malattie degli occhi possiamo menzionare subito la congiuntivite, la quale si manifesta in modo piuttosto evidente e può essere contrastata utilizzando dei colliri specifici per gatti, anche il glaucoma è una patologia frequente, e si manifesta in genere con un arrossamento degli occhi o con la dilatazione della pupilla.

Sono numerose le malattie infettive, ognuna delle quali presenta dei sintomi specifici e richiede dunque delle cure ad hoc. Tra queste si possono menzionare la panleucopenia, la leucemia felina, l'immunodeficienza felina, la clamidiosi, la rabbia.

Per quel che riguarda gli esemplari femmina è una patologia piuttosto seria il tumore alla mammella, la piometra e la metrite riguardano invece l'utero.

Parallelamente alle patologie propriamente intese, c'è da sottolineare che un gatto può essere interessato anche da intolleranze alimentari e allergie, sia di natura alimentare che non. 

 

Alimentazione del gatto Ragdoll

Anche nel caso di alimentazione confezionata, durante la crescita o nelle fasi di stress nella vita del Ragdoll, come gravidanza, allattamento o malattia, è bene dare un integratore di vitamine due o tre volte alla settimana.

Un’ altra cosa da tener presente è la somministrazione di erba gatta o, nel caso al gatto non piacesse, di un olio o di un prodotto apposito che rimuova il pelo che si accumula nello stomaco. È importante infatti impedire che il troppo pelo porti il gatto a un blocco intestinale o semplicemente a vomitare oltre il necessario. In commercio esistono molti prodotti ottimi allo scopo ma si potrà anche supplire con un cucchiaio di olio due volte alla settimana.

Non a tutti i Ragdoll infatti piace masticare l’erba gatta che li aiuta in questa funzione!

 

 
Un’altra cosa importante è che il Ragdoll si abitui a mangiare i croccantini. 

Essi possono non essere l’unico alimento delle sua dieta ma non possono nemmeno essere assenti. Questo cibo è molto proteico e dunque indispensabile nella fase della crescita del cucciolo ma altrettanto importante nella età adulta perché aiuta la rimozione del tartaro dai denti

Infatti l’uso costante dei croccantini giusti potrà allungare di molto i tempi tra una detartarasi e l‘altra dal veterinario, cosa tra l’altro indispensabile almeno una volta ogni due – tre anni.

Nel caso di patologie specifiche poi, esistono poi in commercio degli appositi tipi di cibo sia secco che umido che aiutano l’animale a curarsi mangiando, diminuendo così l’impiego di farmaci e allontanando il pericolo di una ricaduta della malattia. Speriamo che non debba essere mai necessario ma, se lo fosse, chiedete al veterinario di consigliarvi il cibo più adatto alle condizioni di salute del vostro Ragdoll. 

Esistono prodotti per problemi renali, urinari, per condizioni di grave stato di debilitazione, problemi di pelle o intestinali.

 

NUMERO DEI PASTI AL GIORNO:

Per il gattino: croccantini sempre a disposizione. Una o due scatolette al giorno per cuccioli.       

Per l'adulto: 2- 3 pasti al giorno                      

 

QUANTITÀ

Per il gattino: lasciate che si regoli da solo. Il cucciolo deve crescere e perciò deve magiare quanto si sente di farlo. Fino all’anno di età non è il caso di porre limiti alle quantità di cibo.

Per l’adulto: la quantità dipende dal tipo di alimento scelto. Consultate le tabelle sulle confezioni del cibo a datene sempre un pochino di piu’a meno che il cibo scelto non sia specifico per Ragdoll o per gatti di taglia grande.

 

Ricordate anche al vostro veterinario che i Ragdoll hanno la cosiddetta “fatty pad”. Ossia  un cuscinetto molle sotto l’addome. Essa non è da considerarsi grasso come invece si potrebbe dire per un altro gatto ma ci DEVE essere. È del tutto normale. I Ragdoll ci nascono!

Troppo volte ho sentito proprietari allarmati, spesso dai propri veterinari, su questa caratteristica!

Non ce né motivo. Anzi. Alcune nuove linee di sangue hanno perso la fatty pad e questo è un gran peccato poiché qualità peculiare della razza!

I Ragdoll inoltre sono gatti grossi e robusti dunque, per avere delle linee guida eccovi il peso che dovrebbe avere il vostro Ragdoll senza che dobbiate preoccuparvi.

In età adulta, ossia oltre i tre – quattro anni i maschi pesano trai 5 ad i 9 Kg. Le oscillazioni dipendono dalla linea di sangue, dalle condizioni degli animali da fatto che siano in riproduzione o meno.

Le femmine invece dovrebbero pesare dai 4 ai 6 Kg. Lo stesso discorso vale per loro.

 

 

Alimentazione del gatto RagdollQuando il gatto è adulto, ossia dopo l’anno di età, si sostituiranno i prodotti per cuccioli con quelli per adulti o si potrà, se lo si desidera, diminuire un poco l’alimentazione confezionata a favore dei pasti freschi.



Eccovi qualche avvertimento in proposito.





CARNE
Rosse o bianche le carni vanno sempre cotte. Niente carne di maiale.

 

PESCE
Sempre pulito, cotto e... attenzione alle spine!

 

UOVA
Il tuorlo può essere somministrato anche crudo (a condizione che l'uovo sia freschissimo). L'uovo intero invece va sempre cotto. L'albume crudo non deve mai essere dato al gatto. In genere, le uova non devono superare il numero di due a settimana (anche meno).

 

LATTE
Può essere dato al gatto, e al gattino, se lo tollera. Va immediatamente sospeso se dovessero comparire disturbi intestinali.

 

FORMAGGI
Per il cucciolo i formaggini per bambini sono adatti. Anche al gatto adulto possono essere dati senza problemi. I formaggi molto stagionati vanno evitati. Per i formaggi vale quanto detto riguardo al latte: controllate che il vostro gatto li digerisca bene.

 

PASTA E RISO
Se il gatto li gradisce, possono essere dati saltuariamente. Non possono in nessun modo costituire l'alimento principale di un gatto.

 

VERDURE
Se il gatto le gradisce, e le digerisce, si possono dare qualche volta. Zucchine, carote e patate bollite spesso sono apprezzate dal gatto così come i legumi tipo piselli. Se al gatto non piacciono si potrà provare a farne una poltiglia ed a mischiarle alla carne o alla scatoletta, ma in piccole quantità. Il gatto e’ un carnivoro puro e NON ha bisogno di verdure.

 

SONO ASSOLUTAMENTE VIETATI
Zucchero, spezie, dolci di ogni tipo , insaccati, carne di maiale, albume crudo.

 

 

come educare un gatto alla lettiera

L'educazione all'uso della lettiera è una delle prime necessità di chi adotta un gatto.
Contrariamente a quanto si pensi, però, utilizzare la lettiera igienica non è un gesto così immediato e automatico da parte del gattino: nonostante la sua naturale propensione a seppellire le proprie deiezioni in un substrato morbido come la sabbia o la terra, il gatto necessita di un po' di tempo e di qualche accorgimento per imparare il corretto uso della lettiera.

Il compito è di gran lunga più facile se il micetto, in questo senso, è già stato instradato dalla madre: durante le prime settimane di vita, infatti, i felini imparano molto imitando i gatti adulti. Nel caso quindi in cui la madre sia una gatta domestica, il piccolo sarà avvantaggiato perchè avrà già appreso da lei come utilizzare la lettiera.

In caso contrario, si procederà a sollecitare nel nuovo arrivato la naturale tendenza a sporcare su un terreno morbido. Al suo primo ingresso in casa, mostra al tuo gattino la lettiera e gratta delicatamente la superficie della sabbietta, imitando il tipico movimento dei gatti: se il piccolo coglie il suggerimento e fa i suoi bisogni nel posto giusto, lodalo. Se invece si ostina a sporcare fuori dalla lettiera, una reazione aggressiva da parte tua potrà solo risultare controproducente. Sgridarlo, infatti, sortirebbe il solo effetto di spaventarlo e stressarlo, mentre mettergli il muso nei suoi bisogni lo convincerebbe che quello è il posto giusto dove "farla".

Quindi, come educare un gatto alla lettiera? Non appena si nota che il piccolo è in procinto di farla nell'angolino sbagliato, l'unica mossa giusta consiste nel prenderlo e portarlo immediatamente in lettiera. Se invece il danno è già fatto, non insistere: a quel punto non puoi più far capire al micio che ha sbagliato. Dal momento che i felini sono soliti liberarsi dopo aver corso o giocato, puoi portare alcuni giochini nella stanza dove è posizionata la cassetta e far giocare il tuo micio lì vicino finchè non sente il bisogno di liberarsi: a quel punto potrai spingerlo più facilmente a fare i suoi bisogni in lettiera.

Quando il gatto sporca fuori dalla cassettina è fondamentale pulire immediatamente e in modo scrupoloso affinchè non resti alcun odore: la permanenza di eventuali tracce, infatti, potrebbe risultare attrattiva e portare il gatto a rifare i bisogni in quel punto. Colloca la sua cassettina in un luogo appartato, lontano dai punti più frequentati della casa: evita quindi le zone di passaggio come l'ingresso e il corridoio, ma allo stesso tempo fai in modo che la posizione non sia troppo lontana dalla sua cuccia. Evita di mettere le ciotole del cibo in prossimità della lettiera: essendo un animale molto pulito, il gatto non accetta di buon grado di mangiare vicino alla toilette, nè di sporcare troppo vicino alla sua zona pranzo.
La proverbiale pulizia del gatto è una delle condizioni che maggiormente incidono sulla sua decisione di usare la lettiera: perciò tieni sempre la sabbia scrupolosamente pulita, asportando quotidianamente le deiezioni e procedendo al lavaggio della cassettina e al cambio totale della lettiera una volta alla settimana.

Per rendergli l'utilizzo della cassettina ancor più gradito ed evitare che perda l'abitudine una volta acquisita, individua le sue preferenze in fatto di lettiera: alcuni gatti, ad esempio, non amano le lettiere profumate, altri si trovano a disagio con i granuli troppo grossi.

Anche la cassettina ha la sua importanza: può accadere che il gatto la preferisca scoperta, o che al contrario esiga la privacy di una toilette coperta. In quest'ultimo caso, potrebbe capitare che la porta basculante gli dia fastidio o che lo spaventi: dovrai quindi toglierla. Se hai adottato due o più gatti, l'ideale è assegnare a ciascuno la propria cassettina; tuttavia, nel caso in cui lo spazio non lo consenta, una cassetta grande può essere tranquillamente utilizzata da due mici.

l'alimentazione del gatto Ragdoll

È bene abituare il Ragdoll ad una alimentazione più varia possibile dato che i gatti, in generale, tendono a fare gli schizzinosi a lungo andare o a fissarsi solo su di un cibo.

Sicuramente è più facile se si inizia col cucciolo giovane.

Esistono al giorno d’oggi dei prodotti secchi e in scatola studiati appositamente per le varie fasi della vita del gatto che sono ottimi ed assolutamente consigliabili. 

La regola generale quando portate a casa il cucciolo è di chiedere all’allevatore cosa ha mangiato il piccolo sino a quel momento per proseguire la dieta e cambiarla poi, in maniera graduale se necessario.

Infatti, un cambio repentino dell’alimentazione del gattino potrebbe causargli dei problemi intestinali ed è perciò assolutamente da evitare.

Usate delle ciotole di ceramica od acciaio ed evitate quelle di plastica perché possono creare allergie e dermatiti al mento.

Mettete le ciotole sempre nello stesso posto, lontane dalla lettiera e in un posto tranquillo. Vi occorreranno due ciotole , una per l’acqua ed una per il cibo secco ed un piatto piano per il cibo umido.

I pasti del cucciolo dovrebbero essere almeno quattro nel corso di una giornata. Un’ altra cosa che si può fare è lasciare del cibo secco per cuccioli, a disposizione per mezza giornata.

L’altra metà giornata è meglio togliere i croccantini affinché il piccolo mangi anche scatolette o cibo fresco cucinato per lui.

Nel complesso l’alimentazione del gattino deve essere basata per lo più su alimenti confezionati prodotti appositamente per lui e di marche ad alta qualità. Gli si potrà offrire cibo fresco, sempre cotto, tre o quattro volte alla settimana per abituarlo ad esso.

Se si dovesse scegliere una dieta a base di solo cibo fresco cucinato in casa, parlatene col veterinario affinché vi dia un apposito integratore da dare al gattino affinché non cada in squilibri alimentari o carenze di qualche  tipo.

malattie gattoUn gatto, come qualunque essere vivente, può purtroppo ammalarsi, alcune malattie del gatto sono però più frequenti, ecco perché è bene imparare a prevenirle e a riconoscerne i sintomi al fine di portarlo subito dal veterinario.

Per alcune patologie fortunatamente vi sono dei vaccini, ad esempio è molto frequente nel gatto la panleucopenia o gastroenterite virale, caratterizzata da vomito, diarrea, febbre e inappetenza del gatto, per prevenirla però basta il vaccino. La vaccinazione è disponibile anche per la leucemia felina una malattia virale molto contagiosa che proprio per questo richiede un piano vaccinale in modo che possano essere protetti anche gli altri animali che entrano a contatto con il gatto.

Molto diffusa tra le malattie del gatto è anche la rabbia che si può trasmettere tramite saliva o con una morso. Si sospetta il contagio nel caso in cui il gatto all'improvviso diventa aggressivo, ha pupille dilatate, difficoltà respiratorie e unghie sempre sfoderate. Il vaccino è altamente consigliato perché il gatto è per natura predatore e quindi potrebbe entrare in contatto con il virus e sfortunatamente non vi è cura.

Il vaccino è disponibile anche per la clamidiosi, una patologia che può colpire le vie respiratorie, ma anche l'apparato digerente e genitale, inoltre può colpire la placenta. Fortunatamente per la clamidiosi, se presa in tempo, è possibile avere una cura a base di antibiotico, colliri e pomate. Si sospetta una clamidiosi nel caso in cui il gatto manifesti congiuntivite e lacrimazione agli occhi.

Frequente è anche il caso in cui il gatto viene colpito da rinotracheite, o semplicemente l'influenza del gatto. Questa si manifesta con starnuti, abbondante muco e pus, febbre e difficoltà respiratorie. Se il gatto presenta questi sintomi è bene portarlo subito dal veterinario per una corretta diagnosi e per il piano terapeutico. Deve essere sottolineato che anche in questo caso è possibile fare prevenzione attraverso un vaccino.

Purtroppo la vaccinazione non è disponibile per un'altra malattia molto frequente nel gatto, cioè la toxoplasmosi, avverso la quale vengono solitamente messe in guardia anche le donne in gravidanza. La prevenzione può essere fatta attraverso il controllo del cibo, infatti, nella maggior parte dei casi il contagio avviene attraverso l'ingestione di carne cruda, come topi o altre prede trovate in giardino. È bene prestare attenzione nel caso in cui il gatto inizi a rifiutare il cibo e presenti un vistoso dimagrimento, inoltre ha convulsioni. La patologia porta con sé anche polmonite ed epatite. La corretta diagnosi può essere eseguita solo con le analisi del sangue, ecco perché è bene recarsi dal veterinario di fiducia, anche perché se presa in tempo la toxoplasmosi non è letale.

insufficienza renale del gatto

L'insufficienza renale del gatto è una delle patologie più frequenti nei felini anziani. Nonostante il rischio aumenti a partire dai 6 anni, in realtà può manifestarsi nel peloso amico a quattro zampe a qualsiasi età, interessando entrambi i sessi. Sono molte le cause e i sintomi associati all'insufficienza renale, tanto da rendere difficoltosa l'individuazione di questo problema renale. Deve anche essere rimarcato il fatto che alcuni segni premonitori tendono a comparire diversi anni prima che la patologia appaia evidente. 

Per questo motivo è importante che i proprietari si rivelino dei buoni "osservatori", agendo al più presto nel caso in cui il gatto assuma degli atteggiamenti sospetti e inediti. In questo caso, infatti, la prevenzione è fondamentale. Non restare con le mani in mano nelle fasi iniziali significa ritardare e persino scongiurare la comparsa dei sintomi più gravi. 

Tra i fattori scatenanti rientrano l'eccessivo stress, un'alimentazione troppo ricca di sali e intossicazioni. Normalmente, il micio inizia a perdere peso velocemente (in alcuni casi rifiutando il cibo), evidenziando anche una minore tonicità a livello muscolare. L'animale, per natura restio a bere, deve insospettire il padrone anche se assume elevate quantità di acqua (si tratta di un evento noto come polidipsia), rimanendo nei pressi della ciotola anche dopo aver bevuto in attesa di altra acqua fresca. In diversi casi i gatti colpiti da tale patologia tendono ad immergere le zampe nella ciotola, per poi provare a scavare. Questa prima fase viene normalmente seguita da una seconda, più allarmante, nella quale il gatto può smettere di bere, portando ad un deterioramento del suo stato di salute. Altri fattori che dovrebbero far preoccupare sono la presenza di ulcere in bocca e il fatto che il gatto emani cattivo odore. In mancanza di un intervento competente il rischio è di veder peggiorare rapidamente la situazione, arrivando a ripetuti fenomeni di vomito e disidratazione. Giungere a questo punto significherebbe vedere la vita del felino a rischio. Una terapia adeguata, controllata costantemente dal veterinario, affiancata da una dieta (solitamente vengono somministrate crocchette a basso contenuto di fosforo e proteine), eviterà alla patologia di compromettere irrimediabilmente la salute dell'animale. 

La terapia veterinaria prevede inizialmente una verifica del livello di idratazione del micio. Se viene evidenziata una disidratazione, l'impiego di flebo si rivela molto utile. Il veterinario, attraverso un esame opportuno, ha la possibilità di monitorare le funzionalità renali del gatto. L'esito non individua solamente un'insufficienza renale in atto, ma anche una sua apparizione nell'immediato futuro. Questa malattia renale, infatti, porta i livelli di creatinina e di azoto ureico, rilevabili dall'esame, ad aumentare.

L’alimentazione del gatto Ragdoll, un pacioso felino nelle nostre case

Chiunque abbia un gatto sa che il nostro amico a quattro zampe è un onnivoro, mangia di fatto quasi tutto, ed ha, esattamente come noi bipedi, delle preferenze. Tuttavia il gatto nasce come un animale carnivoro con particolare attenzione verso topi, uccelli, serpenti, e gli insetti che ne stimolano la caccia (come ad esempio grilli e cavallette). La sua evoluzione da stato selvatico a stato domestico non ha solo modificato la sua alimentazione, ma anche la sua conformazione: infatti il suo intestino, nel corso dei secoli, si è allungato.

Nonostante il suo essere carnivoro, oggi una dieta basata esclusivamente sulla carne sarebbe nociva poiché muovendosi meno, rispetto al gatto selvatico, non ha la possibilità di smaltire le tossine della digestione che potrebbero portare a vari disturbi, tra cui gastriti ed eczemi.

Con lo spopolare della dieta vegetariana per gli uomini, si sta diffondendo la tendenza ad imporre tale dieta anche ai felini, credendo di fare una scelta corretta per la loro salute. Purtroppo ciò non è vero: infatti le proteine, durante la digestione scomposte in aminoacidi e glucosio, sono la principale fonte d'energia dei gatti. Al felino moderno serve, quindi, un'alimentazione mista, che preveda l'assenza di ossa appuntite (come ad esempio quelle di pollo) e una buona dose di carne cotta (soprattutto se di maiale). Sono molto ghiotti soprattutto di insaccati ma, a causa delle loro spezie e del sale in essi contenuti, hanno difficoltà nella digestione: è quindi opportuno monitorare e limitarne l'assunzione. Molto graditi sono anche fegato, polmone, cuore e trippa; tuttavia bisogna stare attenti poiché il fegato, ricco di proteine e vitamine, può anche avere effetti lassativi e sarebbe meglio somministrarlo solo una volta a settimana.

I gatti, e chi li ha lo sa, tendono a masticare poco, giusto il minimo indispensabile, per questo qualsiasi alimento gli diate è importante che sia tagliato a pezzetti, in modo tale da "costringerlo" a masticare, favorendo il rinforzare delle gengive e la pulizia dei denti. 

Chi ha la fortuna di avere un gatto (o più di uno) e un giardino, è sicuramente rimasto affascinato dall'agilità dell'animale durante la caccia, e magari si è anche chiesto che fine avesse fatto al preda catturata. Per i gatti di casa, come per i randagi, la risposta è semplice: se la sono mangiata, solo che i primi ci hanno giocato un po' prima di leccarsi i baffi! Cancellate dalla vostra mente la pia illusione che "niente tracce" vuol dire niente vittima, la preda c'è stata ed è stata completamente mangiata dal vostro amico; si perché non solo sono un pasto equilibrato e ricco di vitamine, ma avendo consistenze diverse (il pelo, le piume, le ossa, gli artigli o il becco) vuol dire varietà nel masticare e più soddisfazione del nostro micio!

cuccioli di Ragdoll disponibiliState pensando di acquistare un gatto? Perché non un Ragdoll? Se amate un amico a quattro zampe docile, calmo, coccolone, pulito e, soprattutto, capace di dare amore, il Ragdoll è proprio il gatto che fa per voi.

Nuovi cuccioli di Ragdoll dell’allevamento Silmarillions attendono d'essere adottati. E' difficile non innamorarsi degli occhi blu, profondi e misteriosi di questi teneri animali, capaci di diventare vere e proprie bambole di pezza una volta presi in braccio. Il termine Ragdoll, infatti, indica proprio la mansuetudine e la dolcezza di questi gatti sognatori, che stabiliscono immediatamente con i loro amici umani un rapporto anche di fiducia immensa. Si adatta benissimo alle abitudini di casa del padrone, gli è estremamente obbediente, quasi come se non volesse in alcun modo farlo dispiacere. E' pacifico, ciò vuol dire che sopporta la presenza anche di altri gatti, condividendo, senza arrabbiarsi, anche la ciotola.

D'origine nord americana, questa specie così particolare creata dall'allevatrice californiana Anne Backer, è stata riconosciuta in modo ufficiale dalla Fif, solamente nel 1992. Le sue caratteristiche rendono questi simpatici gatti davvero unici. E' difficile non innamorarsi del loro manto lungo o semi lungo a seconda delle varietà, dello sguardo dolcissimo ed ancora del cranio ampio, delle guanciotte paffutelle e delle zampe muscolose. Molto gettonato è, ad esempio, il Mitted, che presenta di solito una striscia di colore bianco che partendo dal mento giunge fino alla base della coda riuscendo a coprire anche la pancia. Può capitare anche di trovare una fiamma bianca sul naso oppure tra gli occhi. Il Colourpoint, invece, ha il muso, le orecchie, la coda ed anche le zampe colorate in modo davvero intenso, mentre il corpo è molto più chiaro. Una particolarità di questa variante di Ragdoll è la totale assenza di assenza di macchie bianche.

Tra i nuovi cuccioli Ragdoll dell’allevamento Silmarillions figurano la femminuccia Blue Mitted, il maschietto Blue Colorpoint, figli di Kiki ed Edison, nati il 18 agosto scorso. Ed ancora un Blue Lynx Point, una Seal Bicolore e un Blue Lynx Point, nati circa un mese fa da Pulce e Nathan.

cuccioli Ragdoll disponibili

L’estate del 2017 ci ha portato un regalo ormai davvero inaspettato.

Ember light, una femmina Blue bicolore nata a Marzo del 2015 ha finalmente avuto i cuccioli! Cosa c’è di strano? Tutto in effetti. Nella mia lunga esperienza di allevatrice, oltre 25 anni ormai, non mi è mai capitato che una gatta che ha difficoltà a riprodursi agli inizi, ci riesca a oltre due anni!

Ember è una gattona, grossa e deliziosa. Un carattere adorabile e dolcissimo. Ultra socievole e con una vocetta lieve sempre in cerca di attenzioni. E’ una della gatte di mia figlia, essendo cosi tenera. Viene dall’allevamento di una mia amica ed è figlia di una mia gatta, Sweet Cloud. Ho preso Ember nel 2015 ma, raggiunto il suo primo anno nel 2016 è apparso subito chiaro che c’era qualche problema. I suoi calori erano deboli, quasi silenti. La sua grossa corporatura non la aiutava nel tenere la posizione per la monta. E ancora peggio…i maschi la evitavano per lo più. Avendo altre gatte a disposizione non erano tanto portati ad impegnarsi con una gatta cosi difficile! Sono pur sempre maschi ragdoll… ossia  essenzialmente pigri!

Cosi è passato tutto il 2016 ed è arrivato il secondo compleanno di Ember a Marzo 2017. Niente cuccioli. I maschi non la volevano. Anche quando facevano qualche tentativo, lei non teneva la posizione giusta. Un disastro. Cosi ho detto a mia figlia che avremmo dovuto trovare un’altra famiglia a cui dare Ember. Noi siamo un allevamento e non possiamo permetterci di tenere tutti i gatti, specie quelli giovani che non riproducono. Anche mia figlia ha capito e acconsentito ed abbiamo iniziato a cercare una famiglia adatta. Poi e’ arrivato Giugno e Luglio e l’estate. Siamo stati impegnati in altro. Verso fine Luglio un bel giorno, guardo bene Ember e mi sembra veramente diversa. Troppo grassa, anche per lei. E’ sempre stata una gatta molto corpulenta ma era decisamente ingrassata troppo! La giro e la visito. Era incinta! Incredibile!! E anche in stato di gravidanza avanzata!!! 

Il 6 Agosto, Ember ha dato alla luce 3 cuccioli, Blue mitted. Tutti maschietti! E’ stata bravissima. Ha fatto tutto da sola, senza bisogno di alcun aiuto.

E’ una mamma adorabile e attenta e finalmente…molto contenta!

gatto Ragdoll

Negli ultimi anni, la compagnia di un animale domestico viene raccomandata sempre più spesso agli anziani per i suoi straordinari benefici: l'affetto incondizionato di un cane o di un gatto, infatti, si rivela un aiuto prezioso per combattere la solitudine, la depressione e il senso di abbandono che spesso affliggono le persone nella terza età.

Tra le razze feline da compagnia più indicate, a questo proposito, il gatto Ragdoll occupa sicuramente un posto di primo piano.
Il Ragdoll è un gatto massiccio, caratterizzato da uno splendido manto semilungo e da grandi occhi azzurri perennemente atteggiati ad uno sguardo "sognante": la razza, selezionata negli anni Sessanta da un'allevatrice californiana, si distingue per un carattere particolarmente dolce, tranquillo ed amorevole. Amante della compagnia e delle coccole, il Ragdoll offre all'essere umano un affetto incondizionato: lo stesso nome della razza ( letteralmente "bambola di pezza") trae origine dal suo particolare atteggiamento "arrendevole" fra le braccia del proprietario, una caratteristica che la differenzia dal resto della popolazione felina.

Silenzioso e discreto, il Ragdoll rifugge il rumore, la confusione e i comportamenti aggressivi: queste sue peculiarità lo rendono perfettamente compatibile con la vita di una persona anziana, generalmente scandita da ritmi regolari e tranquilli. Per il suo continuo bisogno di contatto fisico, questo gatto soffre molto quando viene lasciato solo ed è disposto a seguire il "suo" umano ovunque e in qualsiasi situazione: l'allevamento di un Ragdoll non è quindi la scelta più adatta a chi passa l'intera giornata fuori casa, mentre è ideale per le persone sole, molto sensibili o comunque destinate a trascorrere la maggior parte del proprio tempo fra le mura domestiche.

Con il suo proprietario, il Ragdoll non si accontenta di instaurare una semplice amicizia: questo gatto, infatti, necessita di un rapporto esclusivo, molto stretto, quasi di "interdipendenza", fatto di continua vicinanza e di tante, tantissime coccole. Nonostante il temperamento dolce e remissivo, il Ragdoll è dotato di un'intelligenza pronta e vivace ed è un vero giocherellone: può sviluppare quindi un ottimo legame con i bambini a condizione, però, che questi ultimi siano capaci di rispettare la sua estrema gentilezza. Ma è con gli anziani che questo gatto può esprimere appieno tutte le sue doti: delicato, affettuoso e fortemente empatico, il Ragdoll è in grado di colmare i vuoti affettivi offrendo alla persona anziana una docile presenza sulla quale riversare il proprio bisogno di amare e di essere amata.

cuccioli ragdoll

E’ arrivata l’estate 2017! E Anche qui a Rocca Priora. Nonostante siamo in montagna, comincia davvero a fare caldo…

Le femmine sono tutte in calore e, coi loro  maigolii acuti rompono spesso la pace e la tranquillità dei prati e dei boschi che circondano la nostra casa. Bisogno che stiano calme ancora per un pò prima che possano accoppiarsi e dunque…ci godiamo, nostro malgrado, questi continui concerti!

Anche i maschi urlano e miagolano dalle loro stanze, perchè sono separati dalle femmine e si affacciano alle finestre dove il cane, da lontano, li guarda stupito e un tantino incuriosito.

Fa caldo in questo Giugno insolito. E dunque i maschi con più pelliccia, Nathan e suo figlio Biscotto, abbiamo deciso di tosarli per dar loro un po' di sollievo.

Ci abbiamo messo una mattinata intera per tosarli armati di forbici, pettini e tosatrice ovviamente.

Sono stati bravissimi e molto collaborativi e adesso possono sfoggiare un taglio estivo davvero niente male! Nathan mostra la sua linea e il corpo muscoloso. Lo trovo molto più bello col pelo corto che col pelo lungo!

Biscotto invece, sterilizzato e un po’ in sovrappeso sembra più magro ed è morbidissimo…come se fosse fatto di velluto! Una vera palletta setosa!

Le femmine il pelo lo hanno perso quasi tutto e sono magre e spelacchiate. Irriconoscibili rispetto al loro normale aspetto invernale!

Ma ad ottobre…come per magia torneranno tutti grossi e super pelosi! E…avremo di certo altri cuccioli in giro!

Silmarilions Neve

Neve è una gattina blue mitted, molto dolce e compita. Figlia di Luna, a cui somiglia come una goccia d’acqua compresa la vocetta sottile e delicata. 
Luna, a sua volta figlia di Rivendel, figlia di Buffy, figlia di Ghibli. Chi è Ghibli? Una delle mie prime gatte importate dagli USA nel lontano 1993. 

Dunque Neve è tutto ciò che rimane ad oggi della linea di sangue di Ghibli. Linea gloriosa in verità dato che i suoi cuccioli furono esportati in mezza Europa negli anni 90. Oramai sembra un’altra vita… 
Neve ha due anni ormai ed è stata sfortunata con le sue gravidanze fino ad oggi. Infatti ha perso tutti i cuccioli la sua prima volta e poi non ne ha avuti altri.
Adesso aspetta una cucciolata da Edison e stiamo sperando che vada tutto bene. Si è infatti depressa molto per la perdita dei suoi piccoli! 

Neve ha un marking bianco perfetto, occhi di colore medio e una ottima struttura. E’ decisamente una buona forchetta dato che sta sempre a mangiare! Bisogna tenerla a dieta di tanto in tanto, come il suo fratello da parte di padre Biscotto.
E’ tranquilla e socievole e va d’accordo con tutti gli altri gatti. Con le persone e’ a volte un po’ timida con gli estranei. In generale si tratta di una bella gattona…un batuffolo di pelo un po’ in sovrappeso!

cuccioli ragdoll disponibiliDopo la pausa autunnale ecco che siamo a Febbraio e, come di consueto, cominciano a nascere i primi gattini dell’anno.

Quest’anno abbiamo una novita’: i primi cuccioli del nuovo maschietto Edison!

Romeo, il nostro vecchio maschio tigrato e’ andato in pensione e vive felicemente con degli amici da gatto sterilizzato. Il suo posto e’ stato preso da Edison, nipote del nostro Calcifer e discendente diretto del gatto fondatore: Jaggernaut.

Le prime cucciolate sono nate il 3 e il 4 di Febbraio e cosi via, stanno nascendo una dopo l’altra. 

La cosa che colpisce subito è la grande maggioranza di cuccioli maschi. E’ incredibile! Sono quasi tutti maschi! Tigrati, blue, seal, bicolori, mitted e colorpoint…di tutte le varieta’ e quasi tutti maschietti! Speriamo che la seconda parte dell’anno ci porti anche delle femminucce! Una bella tavolozza di colori e faccette paffute che si affacciano al mondo.

Le mamme Ragdoll, tranquille come sempre, li guardano placide, e poi li lasciano volentieri per fare uno spuntino o semplicemente sgranchirsi le zampe. I cuccioli sono belli impegnativi! E poi…che noia stare sempre sdraiate ad allattarli! Questo sembrano dire gli sguardi delle mie gatte quando miagolano perche’ le faccia uscire!

gatto Ragdoll e il terremoto

Si dice sempre che gli animali possono prevedere gli eventi naturali come i terremoti. In tanti anni che ho passato con I Ragdoll, e ormai sono oltre 24, non e’ mai successo. Proprio mai. 

Nei lontani anni novanta quando un grosso terremoto scosse Roma e dintorni, io avevo pochi gatti. 6 Ragdoll, i miei fondatori. 

La casa ci ballava tutta intorno e i lampadari dondolavano sul soffitto fino a farci venire il mal di mare. Eravamo tutti nel panico. E i ragdoll? Dormivano placidamente nelle loro cucce come se nulla fosse. 

Li prelevammo dalle cucce per metterli nei trasportino e portarli in strada. Noi eravamo tutti trafelati e agitati. Loro non fecero nemmeno un “miao.”

Quei primi gatti fondatori sono morti ormai ed ho i loro discendenti qui con me: figli, nipoti e pronipoti vari. Ma le scene sono sempre le stesse. Ad ogni terremoto.

Durante il terremoto dell’Aquila, i gatti non si sono mossi. Ne’ un fremito di paura, non un miagolio di tensione. 

Nulla. Continuavano a dormire, mangiare e svolgere le loro attivita’ sereni e rilassati. proprio come lo sono sempre, dei VERI Ragdoll!

Insomma, se e’ forse vero che gli animali sentono arrivare i terremoti, posso testimoniare che i miei Ragdoll, non li sentono nemmeno quando sono in atto... Figuriamoci prima!

Siamo arrivati di nuovo a Natale!

Ogni anno, dopo aver fatto l’albero, con le palline rigorosamente in materiali infrangibili anti - gatto, plastica e legno, ci prepariamo anche di fare dei regalini ai gatti.

Non a tutti! Sono troppi. 

Ogni anno a turno, vengono fatti regali a 4/5 gatti, che poi ovviamente useranno anche tutti gli altri.  Di solito, i fortunati sono i nuovi gatti dell’anno, i piu’ giovani.

Io e mia figlia andiamo in un grande negozio e scegliamo tra gli scaffali quale dono sia adatto a quel gatto in particolare e cosi via!

Poi li portiamo a casa e li incartiamo. Infine vengono messi sotto l’albero di Natale insieme a tutti gli altri doni!

Tutti i gatti ricevono una scatoletta in più del loro cibo preferito e la sera del 24, scartiamo insieme tutti i pacchi con i gatti “destinatari” dei doni presenti sotto l’albero. E’ una grande festa!!!

Dopo aver scartato tutti i gatti giocano con i loro nuovi doni, cucce , giocattoli e tronchi ma soprattutto…di divertono da matti rotolandosi tra la carta da pacchi sparsa per tutto il salotto, e masticando i fiocchi e le coccarde! 

Evviva Il Natale!


SILMARILIONS LILLY

Mia figlia, nonche’ la mia piu’ vicina collaboratrice nell’allevamento, di tanto mi faceva notare: “Mamma, Non abbiamo gatti Seal Bicolori! Perche’ non li abbiamo? Ne produciamo tanti e tu li vendi sempre tutti….sono cosi belli! Teniamone uno!”

Io le ripetevo: “Ne terremo uno prima o poi…” Ma cio’ non e’ mai successo.

La verita’ e’ che io di bicolori non ne produco tantissimi e sono la varieta’ piu’ richiesta dagli allevatori dunque…sono i primi che vendo all’estero in genere! E poi, lo ammetto,io ho una passione per i seal mitted, li preferisco ai bicolori e mi servono di piu’ in un’ottica di allevamento. Cosi….i seal bicolori venivano sempre venduti!

Quest’anno c’e’ stato un vero Baby boom! Sono nati, tanti, tantissimi cuccioli!!! E ne siamo felicissimi ovviamente! L’ultima cucciolata e’ stata di ben 7 piccoli! Tra di loro, ci stava una piccina seal bicolore. Mia figlia subito ha detto:” la teniamo?” “Ok, le ho risposto,” se e’ buona e simpatica la teniamo. Deve essere un super Ragdoll di carattere!”

Ed ecco…Lilly! Nome semplice e gentile per una micetta semplice e gentile! Si tratta di una seal bicolore ( true bicolor) si vecchio stampo: lunga e alta sulle zampe, col musetto dolce e ben cesellato. Mi ricorda tantissimo i Ragdoll del 1993,non i Ragdoll “tracagnotti e bassotti” simil – persiano di cui siamo pieni oggi purtroppo.

Dunque… Lilly resta con noi! E’ dolcissima, super rilassata e super molle come deve essere un Ragdoll. E’ capace di restare ferma sulla scrivania per ore mentre io lavoro al pc. Facendo incessantemente le fusa!

E’ grossa di taglia con un ottimo colore d’occhi ma soprattutto…e’ un VERO ragdoll di carattere!

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