Se hai un gatto e lo ami alla follia, prima o poi potresti sorprenderti a pensare: e se ne adottassi un altro?
Il desiderio di avere più gatti in casa può avere varie motivazioni, dalla pura e semplice passione per l'affascinante universo felino al pensiero che il proprio amico peloso possa essere più felice con un compagno di giochi. Molti proprietari si chiedono, a questo punto, se sia possibile una pacifica convivenza tra gatti all'interno delle mura domestiche. La risposta è: si, ma a certe condizioni. Ovvero, rispettando i tempi e le modalità più opportuni, senza mai sottovalutare la territorialità e la naturale diffidenza del gatto. L’integrazione dovrà avvenire gradualmente, predisponendo inizialmente ambienti e accessori separati e poi creando poco a poco sempre più occasioni di avvicinamento. In genere, la socializzazione avviene entro i primi dieci giorni e, nella maggior parte dei casi, crea legami di amicizia affettuosi e duraturi.
Meglio ancora se almeno uno dei gatti appartiene ad una razza socievole come il Norvegese delle Foreste, il Main Coon, il Sacro di Birmania e, soprattutto, il Ragdoll. Questo splendido micio di origine nordamericana è considerato a buon diritto il felino più docile, pacifico e socievole del mondo. In casa va d'accordo praticamente con tutti: e non parliamo solo di adulti e bambini, ma anche degli altri animali, a qualsiasi specie appartengano. Nei riguardi dei suoi simili, il gatto Ragdoll è molto ben disposto: nel caso in cui sia lui il "padrone di casa", quindi, la fase di inserimento dell'altro gatto sarà estremamente semplice. Dato il suo carattere sensibile e permaloso, però, è molto importante riservare al Ragdoll sempre la stessa dose di coccole e attenzioni: se dovesse sentirsi trascurato a favore del fratellino, infatti, potrebbe diventare geloso o molto malinconico.