allevamento Ragdoll

L'otoacariasi (o "acari delle orecchie"), rappresenta un problema molto diffuso tra i gatti randagi o che, comunque, frequentano abitualmente gli spazi esterni: questa patologia, infatti, è favorita dalla scarsa igiene e dalla promiscuità. Tuttavia, essendo estremamente contagiosa, l'otoacariasi può non di rado colpire anche il gatto domestico.

A causarla, infatti, è un parassita capace di infestare qualsiasi luogo o oggetto e di trasmettersi con un solo contatto, anche indiretto. Si tratta dell'"Otodectes Cynotis", un insetto microscopico dall'aspetto simile a quello di un ragno. Questo piccolo organismo trova nel condotto uditivo del gatto il calore e il nutrimento ideali: una volta stanziato, vi si nutre delle secrezioni e dei detriti organici e vi si riproduce a ritmo vertiginoso, formando numerose colonie. Le popolazioni di queste colonie si muovono da un canale uditivo all'altro per cui, di solito, l'infezione colpisce entrambe le orecchie. Dalle orecchie, talvolta, l'infezione può estendersi ad altre parti del corpo (come la cute intorno al padiglione e sul dorso) manifestandosi con gli stessi sintomi delle allergie e delle dermatiti: per questo, l'otoacariasi risulta difficile da diagnosticare senza appositi strumenti o esami mirati.

Dal gatto infetto, gli acari si trasferiscono con estrema rapidità all'ambiente circostante infestando cucce, coperte, tappeti, poltrone, giocattoli e altri oggetti: ecco perché l'otoacariasi è una condizione estremamente contagiosa, che può trasmettersi facilmente non solo ai gatti ma anche ad altri animali come il cane e il furetto. Oltre a propagarsi con facilità, l'otoacariasi può degenerare velocemente in forme acute e difficilmente trattabili, provocando al gatto molta sofferenza: per questo è molto importante che venga curata tempestivamente e nel modo più opportuno.

Il primo segnale riconoscibile è il prurito. L'infiammazione causata dai morsi degli acari suscita nel micio un disagio insopportabile, spingendolo a grattarsi insistentemente e a tenere una postura innaturale, con la testa piegata da un lato. Altra manifestazione tipica è un abbondante cerume scuro (simile ai fondi di caffè), dall'odore particolarmente sgradevole a causa della presenza di sangue e batteri. La cute all'interno del padiglione appare rossa e infiammata; all'esterno, il grattamento continuo può causare lesioni e croste. Se quindi noti nel tuo gatto questo tipo di sintomatologia, non esitare a contattare il veterinario. Gli acari, infatti, sono invisibili a occhio nudo, e possono essere rilevati sono con un'adeguata visita ambulatoriale.

No anche alle cure fai-da-te, che potrebbero peggiorare il problema o provocare effetti indesiderati; in presenza di una otoacariasi, solo il veterinario è in grado di prescrivere la terapia più efficace e risolutiva. In casa, sarà necessario mantenere un'igiene ottimale di tutti gli ambienti frequentati dagli animali domestici: gli acari, infatti, possono annidarsi non solo nel "corredo" del tuo micio (cuccia, cuscini, spazzole, ecc.) ma anche sui mobili e nei tessili d'arredamento.