Dalla nascita alle quattro settimane di vita, il gattino è completamente dipendente dal latte materno: questo alimento gli fornisce infatti tutti i principi nutritivi di cui ha bisogno per sopravvivere e crescere.
A partire dal primo mese, il piccolo può passare dal cibo liquido a quello solido: ha inizio così la fase dello svezzamento, che dura solitamente qualche settimana e che porta il gattino ad affrancarsi completamente dal latte materno.
Per aiutarlo in questa delicata fase di transizione esistono alimenti industriali appositamente formulati: si tratta in genere di cibi umidi, molto nutrienti e ricchi di acqua. In mancanza di un alimento umido, è possibile optare per un alimento secco - la cui formula deve essere sempre specifica per gattini nei primi mesi di vita - ed ammorbidirlo con una piccola quantità di acqua o latte. Quando si propone questo nuovo pasto (soprattutto le primissime volte) è importante essere pazienti e usare molta delicatezza: non è raro che il piccolo reagisca con diffidenza, toccando appena il cibo, o rigurgitandolo dopo qualche boccone, o addirittura giocandoci. Ricordiamo sempre che per il gattino ogni novità è una scoperta, e lasciamogli il tempo necessario per abituarsi. Un buon sistema consiste nel lasciare il cibo a disposizione per mezz'ora al giorno; se il piccolo lo rifiuta, forzarlo o rimproverarlo servirà solo a creargli dei traumi. L'unica cosa da fare, in caso di rifiuto, è pulirlo con dolcezza e riportarlo dalla mamma. E' importante che si avvicini al nuovo alimento in modo spontaneo: assolutamente sbagliato, quindi, immergergli il muso nella ciotola o tentare di imboccarlo. Una volta che il micetto avrà accettato il nuovo alimento, si potrà aumentare gradualmente la quantità di cibo solido diminuendo la parte di acqua, latte o cibo umido, fino a servirgli le crocchette da sole: ciò avviene in genere verso le 12 settimane.
Crocchette e alimenti umidi dovranno contenere, in qualità e quantità, tutti i nutrienti in grado di supportare la crescita armoniosa di organi e tessuti e il rafforzamento del sistema immunitario, come le vitamine, i sali minerali, le proteine, gli acidi grassi essenziali, gli antiossidanti. Tutti gli apporti - specialmente quello proteico e quello calorico - dovranno essere molto intensi, ma rispettando allo stesso tempo le necessità di un intestino ancora in formazione: i cibi specifici per gattini, quindi, devono associare ad uno spiccato potere nutritivo la massima digeribilità.
Verso i 12 mesi di età, il gatto ha completato il suo sviluppo ed entra nell'età adulta: l'alimentazione, in questa fase, deve ridurre il dosaggio di alcune particolari sostanze nutritive (proteine, fosforo e magnesio, ad esempio) per non gravare sui reni e sulle vie urinarie. Allo stesso tempo, deve essere privilegiato l'apporto di tutti quei nutrienti funzionali ad un mantenimento ottimale e ad una efficace prevenzione dell'invecchiamento, come gli antiossidanti, gli acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6 e le vitamine del gruppo B. Molto utile, in tutte le fasi, il contributo dei fermenti prebiotici, che potenziano le naturali capacità di assimilazione dell'intestino fortificando le difese dell'organismo contro infezioni e malattie.