Il primo anno di età è cruciale nella vita del gatto: in questa fase, infatti, si svolge il delicato processo che porta organi, tessuti e funzioni vitali al loro pieno sviluppo. A ciò, l'organismo del gatto associa la formazione di un sistema immunitario in grado di resistere ad ogni tipo di aggressione esterna (virus, batteri, condizioni ambientali e climatiche avverse) e di combattere efficacemente infezioni e patologie croniche. In questo contesto, l'alimentazione riveste un ruolo di supporto quanto mai decisivo, in quanto fornisce al gatto tutti i nutrienti di cui ha bisogno per crescere sano e forte.
Dalla nascita ai due mesi, tale funzione è assolta egregiamente dal latte materno, alimento completo al 100% e ricchissimo di anticorpi. Nella madre, però, la disponibilità di latte diminuisce progressivamente per poi esaurirsi del tutto intorno alle 8/10 settimane dopo il parto. A questo punto, il gattino è pronto per essere nutrito con alimenti solidi: ha inizio quindi lo svezzamento. In questa nuova fase, il cibo deve porsi in soluzione di continuità con il latte materno e possedere, in quantità e qualità, un apporto di nutrienti molto intenso ma al tempo stesso facilmente digeribile.
A fronte di un fabbisogno energetico e nutrizionale molto consistente, infatti, il cucciolo possiede un sistema digestivo ancora in via di formazione e quindi molto sensibile. Essendo un carnivoro stretto, il gattino richiede innanzitutto un massiccio apporto di proteine animali, indispensabili alla formazione del tessuto muscolare.
Per unire il miglior beneficio nutritivo alla massima digeribilità, la carne andrà scelta fra le più proteiche, leggere e assimilabili (come, ad esempio, il pollo e il pesce). Queste carni forniscono anche la quota più adeguata di sali minerali (ferro, potassio, fosforo, calcio) e di vitamine (A, C, D, gruppo B) necessaria allo sviluppo delle ossa, della cute, dei denti, della funzione cardiocircolatoria, dell'apparato respiratorio, del sistema nervoso, delle funzioni cognitive e delle difese immunitarie.
Alle carni è importante associare il contributo vitaminico di ingredienti vegetali altamente tollerati (frutta, ortaggi, legumi, erbe officinali) per il supporto del sistema immunitario, della vista e del sangue; questi alimenti, ricchi di fibre, sostengono anche il buon funzionamento del transito intestinale. Il riso e le patate, fonti di carboidrati altamente digeribili, forniscono al gattino la giusta quota di energia per tutte le sue attività quotidiane.
Dopo i 12 mesi, l'alimentazione del gatto necessita di apporti più bilanciati: il suo corpo, ormai adulto, entra nella fase del mantenimento, che richiede sostanzialmente la stessa tipologia di nutrienti (proteine, aminoacidi, vitamine, minerali) ma in quantità più moderate. Maggiore deve essere il tenore di antiossidanti (tocoferoli, vitamina E), così da contrastare l'invecchiamento cellulare che predispone il gatto all'insorgere di disfunzioni e cronicità. Molto utili saranno gli acidi grassi essenziali Omega 3 e 6 ad azione anti-infiammatoria, cardioprotettiva, metabolica e anti-colesterolo; questi nutrienti sono anche un valido ausilio per mantenere cute e pelo in ottima forma.
A ciò si aggiungono i fermenti prebiotici per la protezione del colon e le vitamine (A, C, gruppo B) benefiche per la vista e per il sistema immunitario. Non dovranno mancare i giusti valori di calcio, vitamina D e condroprotettori (glucosamina e solfato di condroitina) per il rinforzo delle ossa e delle articolazioni, parti del corpo che diventano sempre più vulnerabili con l'avanzare dell'età.
Una piccola quantità di carboidrati da riso o patate sosterrà il fabbisogno energetico evitando il rischio di intolleranze e disturbi digestivi. Il tutto con particolare attenzione ai dosaggi, alla digeribilità e al carico glicemico degli alimenti, così da fornire al micio un supporto nutrizionale completo senza causare sovrappeso e senza gravare sui reni, sul fegato e sulle vie urinarie.