La vaccinazione è una procedura veterinaria fondamentale alla quale devono essere sottoposti tutti i gatti: il vaccino, infatti, rappresenta l'unica difesa da malattie infettive gravi e contagiose nei confronti delle quali non esiste cura. Queste patologie provocano al gatto sofferenze atroci, portandolo rapidamente alla morte: ciò accade più frequentemente ai cuccioli, il cui sistema immunitario è particolarmente fragile e indifeso. Per questo, vaccinare il tuo gatto non significa solo adempiere ad un obbligo di legge, ma è soprattutto un importante atto d'amore che gli assicura una vita lunga e sana.
Per garantire ad ogni profilassi piena efficacia, però, è necessario vaccinare il micio già al compimento del due mesi di età e rispettare le scadenze dei richiami annuali. A partire dalle 8-10 settimane di vita, infatti, il gatto inizia la fase dello svezzamento: gli vengono a mancare, quindi, gli anticorpi che ha assunto fino a quel momento attraverso l’allattamento. Il vaccino si pone in soluzione di continuità con il latte materno, fornendo all'organismo del piccolo tutta la protezione di cui ha bisogno.
Il primo vaccino viene diviso in due somministrazioni, eseguite a 15-20 giorni l'una dall'altra. Questa vaccinazione ha un'efficienza limitata nel tempo (12 mesi): una volta all’anno, quindi, è indispensabile eseguire il relativo richiamo, rispettando scrupolosamente la scadenza.
Ma quali sono, esattamente, i vaccini del gatto? A tal proposito occorre distinguere fra profilassi obbligatorie e non obbligatorie.
- Vaccini obbligatori. A questa categoria appartiene la cosiddetta "vaccinazione trivalente", ovvero il gruppo di vaccini a cui devono essere sottoposti obbligatoriamente tutti i gatti, indipendentemente dalla razza, dallo stile di vita e dall'ambiente in cui vivono. Questa profilassi di base, infatti, protegge dalle malattie infettive con il più alto livello di contagiosità, ovvero la rinotracheite (herpes virus), la calicivirosi (calici virus) e la gastroenterite virale (panleucopenia).
- Vaccini facoltativi. Fanno parte di questo gruppo le vaccinazioni contro la FeLV (leucemia felina), contro la peritonite infettiva felina (FIP) e contro la clamidiosi. Queste infezioni sono diffuse soprattutto nei gattili, nelle colonie feline e in tutti gli altri contesti molto promiscui: per questo, le vaccinazioni facoltative vengono generalmente effettuate solo sui gatti che vivono in questi ambienti. Per i gatti da appartamento, invece, basta di solito la vaccinazione trivalente alla quale, qualora ne esista la concreta necessità, il veterinario può suggerire di aggiungere il vaccino contro la FeLV. Altra vaccinazione che interessa il gatto è l'antirabbica: la sua applicazione, generalmente facoltativa, diventa obbligatoria in alcune zone d'Italia, in caso di viaggi all'estero e nelle esposizioni feline.