Per il momento non c'è obbligo di iscrizione alla ASL per i gatti, cosa che invece sussiste per i cani. A meno che i gatti non debbano espatriare.
In quel caso, dovrete iniziare la procedura per ottenere il rilascio del passaporto europeo che consentirà al gatto di espatriare con o senza di voi.
Se dovete partire e portare il gatto fuori dall'Italia dovrete mettere il microchip, fare il vaccino antirabbico ed espletare le pratiche per il rilascio del passaporto europeo alla vostra ASL veterinaria di residenza. Fortunatamente la rabbia non è quasi più diffusa nel nostro paese. Però il vaccino antirabbico è indispensabile proprio se il nostro gatto deve andare all'estero. Dovrete dunque far mettere il chip dal veterinario il quale dichiara il gatto alla ASL e poi fa l’antirabbica. Dopodiché dovrete fare voi tutta la trafila dei documenti per il rilascio del passaporto. Ossia pagare l’importo relativo tramite bonifico bancario o bollettino postale, prendere appuntamento con la Asl e presentarsi con la copia del pagamento e i seguenti certificati: dichiarazione di impianto di microchip, certificato antirabbico, certificato della Asl con la destinazione e data di espatrio. Molte Asl non rilasciano subito il passaporto ma ricevono solo i documenti e poi vi daranno appuntamento per il ritiro un altro giorno. Considerate che gli uffici della Asl veterinarie sono aperti al pubblico due o tre giorni a settimana, dipende dalla Asl. Se il gatto parte con voi, basterà il passaporto europeo. Se il gatto parte da solo allora dipende dalla destinazione dove deve andare. Per alcuni paesi fuori Europa occorre anche il certificato di espatrio. Si ottiene sempre alla Asl ma in un altro ufficio di solito e bisogna pagare un'altra tassa.
Considerate che tutta questa operazione richiede circa 2 mesi poiché ci sono i tempi tecnici relativi all'antirabbica, ossia almeno un mese da quando viene fatto il vaccino a quando si puo’ andare alla Asl. Dunque se dovete partire con il gatto preparatevi per tempo.
In alcuni paesi poi ci sta una quarantena in entrata e dunque non potrete portare il vostro gatto se non facendogli fare una quarantena alla frontiera e farla qui in Italia prima di partire tramite L’Istituto Zooproflilattico.
Sono 6 mesi per la Gran Bretagna, 50 giorni per alcuni paesi Scandinavi. Insomma informatevi bene altrimenti rischiate che non vi imbarchino il gatto al momento della partenza e che ve lo sequestrino all’arrivo.