allevamento Ragdoll

La vaccinazione è il primo, fondamentale passo per assicurare al tuo gatto una vita lunga e sana. Ciò è vero soprattutto per quanto riguarda i cosiddetti vaccini "core", ovvero le profilassi di base obbligatorie per legge.
Questi vaccini rappresentano infatti l'unica difesa contro quelle malattie infettive per le quali non è stata ancora trovata una cura, ovvero rinotracheite (herpes virus), calicivirosi (calici virus) e gastroenterite virale felina (panleucopenia). I vaccini che immunizzano il tuo gatto contro queste tre forme infettive compongono la cosiddetta "vaccinazione trivalente", piano vaccinale a cui devono essere sottoposti obbligatoriamente i gatti di ogni razza e stile di vita.

Dato l'alto livello di contagiosità di queste malattie, dovrai vaccinare il tuo micio anche se non esce mai di casa: i virus responsabili delle infezioni, infatti, hanno la capacità di resistere a lungo nell'ambiente, e la contaminazione può avvenire nei modi più disparati. Una volta contratte, queste patologie causano al gatto grandi sofferenze, portandolo rapidamente alla morte. I più esposti sono i cuccioli, a motivo del loro sistema immunitario ancora fragile. Ecco perché è necessario vaccinare il gatto già al secondo mese di vita. In questa fase, infatti, il piccolo non viene più allattato dalla madre e inizia lo svezzamento con i cibi solidi: gli viene quindi a mancare il potente sostegno del latte materno, alimento completo e ricco di anticorpi. Il vaccino prosegue l'azione del latte materno, garantendo al micio una protezione robusta e costante.

Il primo vaccino viene diviso in due somministrazioni, eseguite a distanza di 15-20 giorni l'una dall'altra. La piena efficacia della vaccinazione è garantita per un periodo di 12 mesi, terminato il quale bisogna procedere ad una nuova somministrazione (richiamo). E' fondamentale rispettare scrupolosamente le scadenze dei richiami, così che il gatto abbia sempre la massima copertura.

 

Foto di kyreee da Pixabay